Auschwitz, i drammatici numeri dello sterminio nazista

Auschwitz fu liberata 70 anni fa. Oggi, nella  Giornata della Memoria, si ricorda la fine del più terrificante esperimento di distruzione dell’umanità mai registrato nella storia. Nel campo di concentramento e sterminio costruito dai nazisti nella città polacca di Auschwitz, o Oświęcim in lingua originale, morirono più di un milione di persone, uccise dalle camere a gas, dalla fucilazioni naziste oppure dalle impossibili condizioni di vita a cui erano sottoposti i prigionieri.

AUSCHWITZ, NUMERI DELLA MORTE –

Oggi 27 gennaio è la  Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale che commemora la liberazione di Auschwitz. 70 anni le truppe dell’Unione Sovietica liberano i prigionieri del campo di concentramento costruito dai nazisti e reso operativo nel 1940. Auschwitz è diventato il simbolo della Shoah, il genocidio del popolo ebraico perseguito dalla Germania hitleriana durante la II guerra mondiale. Dopo la conferenza svoltasi a Wannsee, un lago di Berlino che dà nome a una zona della capitale tedesca, i nazisti decisero di attuare la soluzione finale per cancellare gli ebrei dall’umanità. Lo sterminio di massa trovò la sua più tragica efficienza nel campo di Auschwitz/Birkenau, dove si stima siano morti circa un milione e mezzo di persone. Gli storici dibattono da tempo sul numero effettivo dei decessi verificatosi in questo campo di concentramento tra il 1941 e il 1945. Sono accertati almeno un milione di ebrei morti, uccisi prevalentemente nella camere a gas, dove era utilizzato l’antiparassitario  Zyklon B. Oltre agli ebrei ad Auschwitz sono stati  gasati 70 mila polacchi, 20 mila rom e sinti, e 10 mila prigionieri di guerra. Circa 900 mila prigionieri di Auschwitz non sono stati registrati dai nazisti, e si presume che la gran parte di loro sia stata uccisa subito dopo il loro arrivo. Il numero di 4 milioni di morti, inizialmente indicato dopo la liberazione di Auschwitz, è stato poi parzialmente smentito dal lavoro di approfondimento degli storici.

AUSCHWITZ, MAPPA DELLA MORTE –

Il campo di concentramento di Auschwitz era grande 42 chilometri quadrati, una dimensione superiore a quelle di molte cittadine italiane. Il campo era recintato col filo spinato e controllato da torri di sorveglianza costruite ogni 150 metri, ed era praticamente impossibile fuggire vista la sua estensione. Auschwitz si strutturava in tre sezioni: AI, AII e AIII, più diversi campi minori sparsi per tutta l’immensa area circostante del Konzentrationslager. AI era il campo di smistamento, AII a Birkenau, Brzezinka in polacco, era la struttura dove si trovavano le camere a gas e i forni a crematori, e dove venivano sterminati i i nemici dei nazisti su scala industriale, mentre ad AIII, nel villaggio di Monowitz, si trovano una distelleria di benzina e una fabbrica di gomma sintetica dove lavoravano i prigionieri. A Birkenau si trovava la cosiddetta banchina di scarico, dove i prigionieri venivano selezionati tra coloro che sarebbero stati immediatamente uccisi, e tra quelli che invece sarebbero stati utilizzati come schiavi nei campi di lavoro. Birkenau era la più grande struttura concentrazionaria nazista, ed era in grado di ospitare contemporaneamente numerose decine di migliaia di persone.

Share this article