Cosa sappiamo finora dell’attacco hacker all’ospedale San Giovanni
Le conseguenze dell'attacco hacker all'ospedale San Giovanni, il cui sistema è andato totalmente in tilt, appaiono già gravi
13/09/2021 di Ilaria Roncone
Due mesi fa l’attacco hacker Lazio, ora l’attacco hacker San Giovanni. Questo è quello che, secondo fonti interne, starebbe succedendo all’azienda ospedaliera San Giovanni. Il sistema di telecomunicazioni è in tilt e né computer né linee telefoniche interne stanno andando. A pagarne le conseguenze sono i lavoratori e i pazienti dell’ospedale San Giovanni Addolorata più altri presidi legati all’azienda, ovvero presidio S.Maria e presidio Britannico. Colpita anche la sede amministrativa.
LEGGI ANCHE >>> Il più grande attacco hacker russo agli Stati Uniti è passato anche per il pc di un meccanico toscano
Cosa sappiamo finora dell’attacco hacker San Giovanni
«È impossibile vedere le cartelle cliniche, fare referti, chiedere esami di laboratorio – fanno sapere fonti interne, come riporta Repubblica – e persino sapere con certezza quanti pazienti si trovano in pronto soccorso». Un attacco veramente grave, vista la compromissione ad alti livelli del sistema, che sarebbe iniziato a mezzanotte di ieri. Un attacco hacker a un ospedale del quale, una volta terminato, bisognerà quantificare i danni.
Nella giornata di oggi medici e infermieri hanno dovuto arrangiarsi provvedendo in maniera analogica e appuntando tutto su fogli di carta: «Esami ematici, richieste di trasfusioni o di camera operatoria, siamo in un mare di guai». Anche le caselle mail aziendali non funzionano e le comunicazioni interne devono avvenire su Whatsapp.
«Questo ci dimostra quanto siamo indifesi rispetto ai pericoli informatici»
Questa la sintesi fatta dalla fonte interna citata, che sottolinea quanto tutto il lavoro dipenda dal sistema informatico che attualmente è stato corrotto. I fogli con tutte le terapie di chi è attualmente ricoverato sono stati stampati dai tecnici questa mattina alle otto, rendendo possibile la somministrazione dei medicinali prescritti per ogni caso.
Attualmente i tecnici informatici sono a lavoro per risolvere la situazione mettendo «in sicurezza i dati e garantendo la gestione delle emergenze e dei servizi in ospedale, che non sono stati interrotti». Si indaga sulla possibilità che ci sia un collegamento con l’attacco alla Regione Lazio. Secondo quanto riporta Fanpage, che ha contattato l’azienda, «l’ospedale è aperto ed è garantito il servizio d’urgenza». Si attendono, nelle prossime ore, ulteriori informazioni da parte dell’ospedale.