Attacco hacker anche in Olanda: «Crisi e sicurezza nazionale in pericolo»

Anche l'Olanda è sotto attacco hacker e i direttori di tre importanti agenzie di sicurezza informatica hanno chiesto aiuto immediato da parte del governo

04/08/2021 di Ilaria Roncone

Con l’attacco hacker al Portale Salute della Regione Lazio ancora in corso dall’estero arrivano notizie simili, solo con bersagli diversi. A dare l’allarme dall’Olanda sono tre importanti società di sicurezza informatica del paese che parlano della diffusione di un ransomware. Mentre in Italia, grazie alle indagini fatte dalla nostra intelligenze e non solo, scopriamo sempre più tasselli del nostro caso in Lazio, dall’estero le notizie sull’attacco hacker Olanda non lasciano certo ben sperare.

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L’attacco hacker Olanda è grave

Il paese è attualmente sotto assedio hacker, nel senso che il ransomware si sta diffondendo rapidamente e la situazione – come riportano i media nazionali – sta diventando «una crisi nazionale» con «la sicurezza del Paese in pericolo». La situazione, stando a quanto hanno affermato i direttori di tre importanti società informatiche – Eye, Hunt & Hackett e Northwave – sembrerebbe anche più grave di quella in Italia dati i toni utilizzati.

L’Olanda si trova di fronte a una crisi perché, mano a mano che passano le ore, gli attacchi ransomware e le conseguenti richieste di aiuto sono sempre più numerosi. Tanti, anzi troppo, e le società olandesi da sole non sono in grado di gestirli. I direttori, infatti, hanno chiesto – tramite le interviste rilasciate ai media nazionali – l’intervento diretto e urgente del governo del paese.

Per provare ad arginare la questione nel mentre, la polizia olandese ha lanciato una piattaforma dal nome No More Ransom contenente i codici di decrittazione per tutta una serie di tipi di ransomware. Ogni vittima dell’attacco – che dovrebbe consistere in un virus che si diffonde come file o allegato di posta elettronica che, una volta scaricato, infetta il computer – dovrebbe procedere controllando la piattaforma prima di considerare il pagamento del riscatto, secondo quanto riporta La Stampa.

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