Di Maio attacca Repubblica e L’Espresso, i giornali rispondono: «Continueremo a raccontare la verità»
07/10/2018 di Matteo Garavoglia
Intervenuto con una diretta Facebook a margine della manifestazione di Coldiretti al Circo massimo a Roma, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha provocato una vera e propria bufera dopo le parole pronunciate contro Repubblica e L’Espresso.
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Di Maio, polemica dopo parole contro Repubblica e L’Espresso
“Per fortuna – ha dichiarato il vicepremier – ci siamo vaccinati anni fa dalle bufale, dalle fake news dei giornali e si stanno vaccinando anche tanti altri cittadini, tanto è vero che stanno morendo parecchi giornali tra cui quelli del gruppo L’Espresso che, mi dispiace per i lavoratori, stanno addirittura avviando dei processi di esuberi al loro interno perché nessuno li legge più, perché ogni giorno passano il tempo ad alterare la realtà e non a raccontare la realtà“.
Parole che sono state interpretate dalle stesse testate come un attacco diretto alla libertà d’informazione. “Stia sereno Onorevole – ha risposto il presidente del gruppo Gedi Marco De Benedetti – il gruppo Gedi non sta morendo. Grazie alla professionalità dei suoi giornali siamo il primo gruppo editoriale del Paese. Grazie agli investimenti fatti siamo leader nel digitale. Soprattutto continueremo a raccontare la verità“.
Di Maio, reazione politica dopo parole contro Repubblica e L’Espresso
Anche l’opposizione al governo si è subito schierata contro il capo politico del M5S. “Si dovrebbe vergognare – ha commentato il segretario del Pd Maurizio Martina – ma ormai purtroppo non possiamo stupirci perché il modello di questi signori è diventato Orban. La curva illiberale di questa maggioranza è pericolosa per il Paese e per tutti i cittadini“.
Mai visto ministro del Lavoro che gioisce per lavoratori in esubero, ministro dell’Industria che giosce per un’azienda in difficoltà, vicepremier che spera in chiusura di un giornale. Di Maio vergogna per parole su Gruppo Espresso! Unico posto di lavoro che gli interessa è il suo pic.twitter.com/130xeBTRr9
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) 6 ottobre 2018
Reazioni negative che non sono arrivate solamente dall’area dem ma hanno interessato anche partiti come Forza Italia: “Questa volta nel mirino dell’illiberale Di Maio – ha dichiarato Gigi Casciello – e degli antidemocratici Cinquestelle è finito il gruppo Gedi. Prima è toccato a Libero, il Giornale e a quanti con dati alla mano dimostrano che la politica economica del governo è contro chi cerca lavoro piuttosto che elemosine“.
(Foto credits: Ansa)