Secondo il M5S c’è un attacco alla democrazia, ma poi rimuove il post

«Siamo sotto attacco. Il Governo, la Manovra del Popolo. La Democrazia è sotto attacco. È in corso una delle più violente offensive nei confronti della volontà popolare perpetrata in 70 anni di storia repubblicana». Si esprimono così i vertici del Moviemento 5 Stelle in un post pubblicato sul blog del partito e rimosso successivamente dallo stesso portale (qualcosa, però, rimane nella memoria cache della pagina). Nelle stesse ore in cui si sta consumando il passaggio finale verso l’approvazione della manovra – con un dibattito parlamentare praticamente inesistente – i pentastellati vanno all’attacco e accusano opposizioni politiche, lobby e organi di stampa di fare del «terrorismo mediatico» nei loro confronti.

Attacco alla democrazia, la denuncia del M5S

«Giornali, Pd e FI da giorni continuano a ripetere – si legge -: le banche saranno costretti ad aumentare i mutui, le assicurazioni le tariffe, i Comuni (la maggior parte di Pd e FI) aumenteranno l’Imu e le tasse locali, dai concessionari ci saranno rincari dei pedaggi. Sostengono che queste sono le conseguenze della Manovra del Popolo, del Governo del Cambiamento. Questo è un vero e proprio ricatto morale».

Attaccano con le unghie gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Ravvisano il malcontento nei confronti di questa manovra (sfociato anche in un primo calo nei sondaggi da parte di entrambi i partiti dell’esecutivo) e puntano il dito contro la comunicazione. Nel farlo utilizzano termini forti come ‘terrorismo’ e ‘attacco alla democrazia’. Non si capisce come, comunicando e riportando informazioni basate sui fatti in merito alla manovra economica, si possa parlare di attacco alla democrazia. Al massimo, l’attacco viene compiuto da chi stronca il dibattito parlamentare e vorrebbe che ciò avvenisse nel silenzio dei media.

In ogni caso, il post continua e si conclude con una difesa appassionata della manovra del popolo: «Noi non siamo così – termina l’articolo -. Stiamo scardinando decenni di privilegi. Non cederemo ai ricatti. Andremo avanti a testa alta, con il coraggio e l’ambizione di sempre: cambiare in meglio l’Italia. Sempre dalla parte del popolo».

Attacco alla democrazia, Roberto Fico si dissocia

Il presidente della Camera Roberto Fico, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, tuttavia si dissocia. Il dibattito del post del blog è arrivato fino in aula di Montecitorio e il politico partenopeo ha voluto marcare la sua distanza rispetto a questo presunto attacco alla democrazia: «Da presidente della Camera dico che la democrazia non è sotto attacco. Tutti si esprimono in modo libero, le opposizioni fanno il loro lavoro: è loro diritto opporsi alla legge di bilancio. Non c’è nessun attacco delle lobby. Ognuno fa il suo lavoro e io lo difenderò sempre, qui dentro e fuori di qui».

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

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