Questione Russia-Ucraina e i riflessi in Italia: «Parificare attacchi hacker ad attacchi terroristici»

Le parole del deputato membro Copasir in quota Pd, Enrico Borghi

25/02/2022 di Redazione

Non si può sottovalutare la forma ibrida che sta assumendo il conflitto tra Russia e Ucraina. Per questo motivo, dunque, si sta cercando di mettere mano anche all’ordinamento e al corpus di leggi che disciplinano le questioni relative a possibili attacchi hacker. Il fatto che sia in corso – di fatto – una cyber war tra Russia e Ucraina (con i primi che hanno colpito nei giorni scorsi e con il Paese del presidente Zelensky che sta cercando di reclutare hacker per rispondere agli attacchi) sta spingendo anche gli stati occidentali in uno stato di preoccupazione notevole, che ha avuto un suo riflesso – ad esempio in Italia – con la comunicazione dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza alle aziende sui possibili rischi di un nuovo malware che potrebbe colpire da un momento all’altro anche l’ecosistema digitale italiano. Per questo, bisogna alzare il tiro. La proposta è stata sollevata da Enrico Borghi, il deputato del Partito Democratico membro del Copasir. Quest’ultimo ha chiesto al governo di equiparare gli attacchi hacker a quelli terroristici.

LEGGI ANCHE > Anonymous ha dichiarato “cyber-war” alla Russia

Attacchi hacker e attacchi terroristici, la richiesta del deputato Pd membro del Copasir

«In Italia, ad oggi, gli attacchi informatici non sono normati come minaccia alla sicurezza nazionale – ha detto Enrico Borghi -. Chiediamo al governo una norma che parifichi all’atto terroristico gli attacchi cibernetici alle infrastrutture pubbliche e private». Dunque, una rivoluzione copernicana dal punto di vista delle normative che si occupano di questo settore che, nei prossimi giorni, rappresenterà sempre di più un nervo scoperto per la sicurezza nazionale.

Il dibattito si è sviluppato intorno all’audizione, che si è svolta nella giornata di ieri, di Franco Gabrielli – sottosegretario con delega alla sicurezza interna – davanti al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il concetto è stato rafforzato dallo stesso Borghi in un’intervista al portale Formiche. «L’obiettivo è attaccare le debolezze sistemiche dei Paesi nel mirino per destabilizzarli o indebolirli – ha detto il deputato del Partito Democratico -. Noi non siamo esenti, e per questo ora più che mai è fondamentale non mostrare il fianco alla propaganda putiniana che ha ripreso vigore».

Share this article