Il verbo ‘sfiorare’ in Astronomia e il suo significato diverso rispetto al gergo comune

29/04/2020 di Enzo Boldi

C’è grande curiosità e molto timore ingiustificato dopo la notizia dell’asteroide 1998 OR2 che, nelle prossime ore, ‘sfiorerà’ la Terra. In molti, come spesso capita quando arrivano informazioni di questo tipo, sale la preoccupazione proprio perché nel gergo comune del vocabolario italiano, quel verbo sfiorare ha una valenza ben diversa da quello che accade nei termini utilizzati in Astronomia. Il grande masso spaziale, che ha un diametro stimato tra gli 1,8 e i 4,1 chilometri, passerà a una distanza dal nostro Pianeta pari a 16/18 volte rispetto a quella che ci separa dalla Luna. Insomma, aver paura di un asteroide, seppur in movimento, rispetto alla stessa Luna è un controsenso.

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C’è chi fa ironia e chi, invece, sembra essere davvero preoccupato. Sta di fatto che il termine ‘sfiorare’, quando si parla di Astronomia, deve esser sempre inserito tra le virgolette per non confondere chi legge una notizia. Perché, come spiegano gli stessi manuali, le macrodistanze spaziali hanno delle scale gerarchiche ben diverse da quelle comuni. Nel gergo quotidiano, infatti, quel verbo viene utilizzato quando si è quasi a contatto con una persona o un oggetto. In Astronomia, invece, si fa riferimento a scale che si basano su milioni di chilometri.

Asteroide 1998 OR2 ‘sfiorerà’ la Terra

In passato ci siamo già trovati di fronte ad altri asteroidi che hanno ‘sfiorato’ la Terra, con distanze di gran lunga maggiori rispetto a quella che nella notte italiana permetterà a tutti di affacciarsi dalla propria finestra e cercare di scorgere in cielo l’asteroide 1998 OR2 che proseguirà la sua corsa nello spazio, senza minacciarsi. Secondo i calcoli, infatti, quel grande masso (per utilizzare un termine molto semplice) passerà a una distanza tra le 16 e le 18 volte rispetto a quel che ci divide (chilometricamente parlando) dall’affascinante Luna.

Come vedere il passaggio

Il passaggio dell’asteroide 1988 OR2 è previsto per la tarda serata di oggi in Italia, ma tra cielo coperto – come da previsioni – e inclinazione dell’angolo terrestre, sarà difficile riuscire a scrutarlo a occhio nudo tra le costellazioni del Cratere e dell’Idra. L’Osservatorio astronomico dell’Università di Siena, però, trasmetterà la diretta sulla propria pagina Facebook a partire dalle 21.15.

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