La denuncia di Open Arms: «Mercantile italiano sta riportando 108 persone in Libia»
30/07/2018 di Gianmichele Laino
L’allarme è stato lanciato via Twitter direttamente da Oscar Camps, il fondatore della ong spagnola ProActiva Open Arms. Secondo il numero uno della ong che sta attraversando il mar Mediterraneo, un mercantile italiano starebbe facendo rotta verso la Libia, per riportarvi 108 persone prelevate da uno dei barconi che stava provando la traversata partita dalle coste dell’Africa. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe di un precedente davvero inquietante e che non troverebbe alcun fondamento nel diritto del mare. Una sorta di respingimento collettivo senza alcuna base né giuridica, né umanitaria.
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Asso Ventotto, il tweet di Oscar Camps
Aso Ventotto barco de bandera italiana rescata 108 personas en aguas internacionales, ahora mismo está deportando a Libia, un país donde no se respetan los DDHH. Sin posibilidad de dar asilo o refugio. Esto es una flagrante devolución en caliente. @hratsea @hrw @UNHumanRights pic.twitter.com/LBPhBunGnW
— Oscar Camps (@campsoscar) 30 luglio 2018
Il mercantile interessato sarebbe l’Asso Ventotto, battente bandiera italiana. Si tratta di una nave Offshore Tug/Supply Ship costruita nel 2007, lunga 69 metri e larga 16 metri. La notizia della sua azione in mare è stata recepita anche dall’onorevole di Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni, che si trova a bordo proprio, da qualche giorno, dell’imbarcazione della ProActiva Open Arms.
Asso Ventotto, la posizione di Fratoianni contro il governo
«Abbiamo appreso – ha affermato Fratoianni – che uno dei gommoni segnalati oggi dalla Guardia Costiera italiana con 108 persone a bordo nel Mediterraneo è stato soccorso dalla Nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli». Ci sono ancora diversi aspetti da chiarire nell’ambito dell’operazione. Tuttavia, Fratoianni è convinto nel sostenere che la misura non sia mai stata adottata in precedenza.
«Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo – ha dichiarato Fratoianni – di cui l’Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale. Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali».
[FOTO da account Twitter ufficiale di Oscar Camps]