Cina, le morti sospette degli asini e quel bizzarro medicinale che viene prodotto con la loro pelle

04/01/2018 di Redazione

C’è un medicinale che in Cina va molto di moda. Si chiama ejiaoviene utilizzato per risolvere problemi cardio-circolatori e che viene prodotto con gelatina ricavata dalla pelle degli asini. Una verità incredibile, rivelata da Newsweek  in una sua inchiesta, che ha raccolto diverse notizie provenienti anche da altre fonti come il New York Times e il National Geographic.

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ASINI MEDICINALE CINA, DI COSA STIAMO PARLANDO

Il prodotto medico, realizzato dall’azienda farmaceutica cinese Dong-e-e-jiao (che ha adottato anche una strategia molto aggressiva nella commercializzazione del prodotto stesso), ha la consistenza gelatinosa di una gomma da masticare. Tuttavia, la medicina ufficiale non riconosce la sua efficacia in campo medico (soprattutto per i presunti benefici all’attività cardio-circolatoria), ma il prodotto viene ugualmente venduto come farmaco generico per il benessere complessivo del corpo umano.

Per questo scopo sono migliaia gli asini brutalmente trattati e scuoiati. Successivamente a questa operazione, i dipendenti dei macelli che si occupano di ciò bruciano o seppelliscono i loro cadaveri. Per avere a disposizione un numero sempre maggiore di asini, si sospettano presunti traffici (sia legali, sia illegali) con alcuni Paesi dell’Africa.

ASINI MEDICINALE CINA, LA TRATTA ILLEGALE DEGLI ANIMALI

Secondo l’organizzazione per il benessere animale Brooke, circa 1000 asini sono stati rubati in Kenya dal settembre 2016 all’aprile 2017. Asini che erano necessari alle popolazioni locali per trasportare acqua e altri beni di prima necessità. E che difficilmente possono essere rimpiazzati proprio per l’aumento del loro costo sul mercato.

I governi di alcuni Paesi stanno cercando di prendere provvedimenti contro fenomeni del genere. Uganda, Tanzania, Botswana, Niger, Burkina Faso, Mali e Senegal – secondo la BBC – hanno vietato l’esportazione di asini e di prodotti da loro derivati verso la Cina. Ma i commerci illegali continuano a essere ben presenti. Inoltre, questi ultimi sono difficili da tracciare:  smascherare i prodotti derivanti dagli asini, una volta trasformati, è praticamente impossibile.

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