Alfonso Bonafede non ha mai detto di voler abolire gli arresti domiciliari

31/07/2019 di Enzo Boldi

Quella dichiarazione stava aprendo un dibattito sui social, ma non è mai stata pronunciata da Alfonso Bonafede. Una bufala che, però, nel giro di meno di 24 ore, è diventata virale ed è stata condivisa da migliaia di utenti sui social: chi era contrario e chi favorevole. Le parole attribuite al ministro di Grazia e Giustizia si riferivano all’intenzione di abolire la pena degli arresti domiciliari per la maggior parte dei reati. Ma tutto ciò non è mai stato detto dal capo del dicastero pentastellato.

A tirare le fila di questa giornata fatta di condivisioni, esaltazioni e indignazioni è stato David Puente che su Open spiega nei dettagli questa bufala diventata virale in breve tempo. Come spiega il giornalista, esperto di fact-checking, non esistono video, testimonianze o comunicati in cui Alfonso Bonafede avrebbe pronunciato quel suo netto giudizio (o, per meglio dire, intenzione) di abolire la misura cautelare degli arresti domiciliari. E, nonostante si fosse trattato di dichiarazioni senza conferma, il web le ha rese reali per diverse ore.

La bufala dell’abolizione degli arresti domiciliari

E la bufala – che, in realtà, sembra aver avuto reazioni abbastanza divergenti dalle intenzioni – è stata lanciata e rilanciata da diverse pagine Facebook vicine al Movimento 5 Stelle.

Stessa foto e stessa dichiarazione bufala attribuita ad Alfonso Bonafede. E per vedere l’impatto che questi post hanno avuto, diventando virali, basta guardare il numero di fan che seguono queste tre pagine vicine al Movimento 5 Stelle. Sui social, dunque, più si condivide più diventa vero. Anche se non c’è conferma. E, spesso e volentieri (come in questo caso), si finisce per scoprire che si tratta di fake news belle e buone. Anche se non sono né belle né buone.

La conferma dello staff del ministro

Tpi ha poi spiegato di aver contattato lo staff dello stesso ministro Bonafede che ha confermato come quella dichiarazione sull’abolizione degli arresti domiciliari sia falsa e non abbia alcuna veridicità. Insomma, si tratta dell’ennesima bufala diffusa come pane quotidiano. Come se le pagine Facebook bannate e chiuse (molte vicine al M5S e altre alla Lega) non avessero insegnato nulla.

(foto di copertina: ANSA/IGOR PETYX)

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