4 ragioni per cui la Germania non è stata colpita dal terrorismo islamico

15/01/2016 di Redazione

Terrorismo islamico

la Germania è finora l’unico grande Paese europeo con una forte comunità musulmana a non aver subito attentati terroristici. Oltre alla competenza delle autorità tedesche e alla fortuna, ci sono almeno 4 motivi inquietanti secondo Bild Zeitung per cui metropoli come Berlino, Monaco di Baviera o Amburgo non sono ancora state colpite come successo in questi anni a Londra, Parigi o Madrid.

    • 1. Germania paradiso per i nascondigli dei terroristi. In Germania le leggi sulla sicurezza sono relativamente meno rigide rispetto alle normative degli altri grandi Paesi europei, in particolare per quanto riguarda il salvataggio dei dati delle telecomunicazioni e i servizi segreti. Tra le forze di polizia tedesche ci sono pochi conoscenti della lingua araba capaci di infiltrarsi negli ambienti più radicali delle comunità islamiche. I controlli sono così spesso inefficaci, come mostra anche il recente caso dell’attentatore di Parigi che aveva vissuto in Germania sotto ben 7 diverse identità. Come spiega un alto funzionario dei servizi segreti americani a Bild, la Germania è apprezzata dai fondamentalisti per potersi ritirare, nascondere e pianificare nuovi attentati L’11 settembre è stato organizzato anche ad Amburgo, dalla cellula guidata da Mohamed Atta, il pilota del primo aereo che si è schiantato contro le Twin Tower e leader del commando che ha compiuto il più grande attentato terroristico della storia.
    • 2. La Germania non è solo relativamente sicura, ma confortevole per gli jihadisti. Secondo Bild in Germania vivono circa 40 mila islamici di tendenza fondamentalista, tra i quali ci sarebbero 8 mila salafiti ancora più radicali. Questi islamisti rifiutano lo Stato di diritto e auspicano l’instaurazione di un califfato, ma apprezzano i benefici del Welfare tedesco, assai generoso. Tra i 450 cittadini tedeschi di origine straniera che si sono associati all’ISIS in Siria il 20% di loro, poco meno di 100, riceveva i sussidi di disoccupazione. La Germania ha così finanziato il loro viaggio verso il califfato.

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  • 3. La mafia libanese aiuta la polizia. In Germania le organizzazioni delle criminalità organizzata più attive sono i diversi clan della mafia libanese, che controlla buona parte del traffico illecito di droga, di armi così come della prostituzione. Questi criminali sono più legati all’Islam sciita, e sono simpatizzanti, o legati, alla organizzazione libanese Hezbollah, che è tradizionalmente contrapposta al terrorismo sunnita di al-Qaida e di ISIS. I clan libanesi, rimarca Bild, sono a conoscenza di quanto avviene nelle comunità salafite radicali, e rivelano spesso informazioni riservate alle autorità su questa scena potenzialmente terrorista per non vedere pregiudicati i loro affari da maggiori controlli della polizia.
  • 4. Gli jihadisti apprezzano la Germania nazista. I salafiti e i terroristi islamici odiano gli ebrei en ancora di più Israele. Per questo motivo sono molto affascinati da Adolf Hitler e vedono la Germania nazista come un alleato storico nella loro lotta secolare contro gli ebrei. Anche per questo motivo molti islamici radicali conservano simpatie per una Germania, che, come rimarca Bild, non esiste più per fortuna. Nelle marce anti Israele organizzate in questi ultimi anni si è notato come gruppi neonazisti marciassero assieme agli islamici fondamentalisti.

 

Photo credit: JULIAN STRATENSCHULTE/AFP/Getty Images

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