Teoria gender nelle scuole, il ministro Giannini: «Truffa culturale, pronti a denunciare»

Teoria gender, nelle scuole il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini risponde con una circolare a coloro che ritengono come il progetto educativo del governo apra alla “teoria gender”, dichiarandosi pronta a denunciare coloro che compiono una truffa culturale con tale attribuzione.

Gender
(ANSA)

IL MINISTRO GIANNINI: «TEORIA GENDER, UNA TRUFFA CULTURALE. PASSEREMO A STRUMENTI LEGALI»

Il Ministro, intervistato da Radio 24,  è stato chiarissimo: «Chi ha parlato e continua a parlare di ‘teoria gender’ in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola compie una truffa culturale e voglio dire con chiarezza che ci tuteleremo con gli strumenti adeguati. Facciamo chiarezza con circolari e in altri modi, ma se ciò non dovesse bastare credo che ci sia una responsabilità irrinunciabile di passare anche a strumenti legali».  Il Ministro ha anche auspicato un ravvedimento immediato nella parte di Chiesa Cattolica che ritiene che nella buona scuola si parli di teoria gender, ricordando inoltre che il vescovo di Padova ha fatto una circolare proprio criticando quella corrente cattolica che ritiene legato il gender alla “Buona scuola”.

 

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DAVIDE FARAONE: «NON ESISTE NESSUNA TEORIA GENDER»

Le polemiche sulla teoria gender sono iniziate lo scorso luglio, quando Luigi Brugnaro, neo sindaco di Venezia aveva messo all’indice 49 libri presenti negli asili nido e nelle scuole d’infanzia in cui comparivano due genitori dello stesso sesso. Ticinonews ha raccolto i titoli “vietati” nelle scuole di Venezia. Il 10 luglio il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ribadì che le decisioni «che riguardino il piano dell’offerta educativa e formativa in una scuola sono prese insieme da dirigente scolastico, insegnanti e genitori. Nessun sindaco può intervenire in tal senso, né meno che mai può decidere quali libri possono stare o meno all’interno di un istituto: è un ambito di competenza comune della comunità scolastica, fatta di famiglie e operatori della scuola. Non esiste nessuna famigerata ‘teoria gender’, concretamente non so a cosa ci si riferisca con tale termine. A scuola esiste solo il rispetto della dignità di tutte le persone e di tutte le differenze, contro ogni discriminazione o violenza». (Photocredit copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI)

 

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