Boko Haram fa una nuova strage in Nigeria

20/08/2015 di Redazione

Rapporti contrastanti su una strage avvenuta 5 giorni fa, più a causa dei Boko Haram che per mano loro. Circa 160 persone sarebbero annegate cercando di fuggire all’attacco di un villaggio perpetrato dai guerriglieri di Boko Haram.

ANCORA UNA STRAGE D’INNOCENTI –

Secondo le fonti locali il villaggio di Kukuwa-Gari, nello stato settentrionale di Yobe, in Nigeria, sarebbe stato attaccato dai Boko Haram. L’attacco sarebbe stato respinto dalle milizie di autodifesa locali, ma circa 160 persone sarebbero morte annegate fuggendo ai combattimenti, cercando di nuotare attraverso il vicino fiume. A condurre l’attacco un gruppo di meno di 20 guerriglieri, da quando le truppe del Ciad e del Camerun sono entrate in Nigeria, nel quadro di una forza multinazionale dedicata a combatterli, i Boko Haram si sono divisi in piccoli gruppi, più difficili da individuare dall’aviazione del Ciad, che agli esordi ha compiuto veri e propri massacri colpendo i grandi assembramenti di Boko Haram.

LA PROPAGANDA DELL’ESERCITO –

Le autorità contestano le informazione fornite dai sopravvissuti. Secondo un dirigente locale, le vittime sono 50. Un portavoce delle forze armate, il colonnello Sani Kukasheka Usman, ha lasciato addirittura intendere che non c’è stato nessun massacro: «Le storie che fanno il giro dei mezzi di informazione sulla presunta strage non sono fondate», sostenendo poi che l’attacco fosse previsto e che gli islamisti sono caduti vittime di un agguato dell’esercito. Le vittime sarebbero 4 Boko Haram e un civile.

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IL BILANCIO DELL’ATTACCO –

Diverso invece il resoconto di Alhaji Kankana Sarkin-Baka, leader del gruppo locale di autodifesa, che ha parlato dell’uccisione di 14 dei 17 Boko Haram che hanno portato l’attacco e del ferimento degli altri 3, che sono poi fuggiti. Ha confermato anche la sepoltura di 160 civili, 150 dei quali sarebbero morti annegati. Secondo lui non c’è ancora traccia dell’esercito, tanto che la notizia è stata diffusa dagli abitanti in fuga una volta raggiunta la capitale dello stato, e il fatto che la notizia ci abbia messo 5 giorni a raggiungere i media la dice lunga sull’isolamento della zona. Secondo i locali il gruppo dei Boko Haram era composto di elementi nati e cresciuti nella regione e da tempo conosciuti come membri del gruppo estremista.

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