Creato in laboratorio il primo arto biologico: è la zampa di un topolino

La crescita in laboratorio della zampa anteriore di un topo potrebbe aprire la strada all’impianto di arti biologici sugli umani, gettare le basi per le future generazioni di protesi, generate dalle cellule dello stesse paziente. Il merito è degli esperti del Massachusetts General Hospital di Boston, che già immaginano un sensazionale sviluppo del loro lavoro. «Ci stiamo concentrando sull’avambraccio e la mano per renderli un sistema modello e una prova del principio», ha dichiarato il dottor Harald Ott, che ha guidato il lavoro. «Si tratta di fantascienza che prende vita», ha affermato invece un altro scienziato, Daniel Weiss dell’Università del Vermont di Burlington, impegnato nella ricerca per la rigenerazione dei polmoni. «È uno sviluppo molto interessante, ma la sfida sarà quella di creare un arto funzionante», ha affermato.

 

 

LEGGI ANCHE: Le 5 scoperte della chimica che hanno cambiato il mondo (senza che tu lo sapessi)

 

ADDIO AGLI ARTI ARTIFICIALI? –

Insomma, la speranza è quella di dire addio un giorno gli arti artificiali che sono esteticamente accettabili, ma innaturali, inacapi di svolgere le stesse identiche funzioni di un arto reale. L’arto animale rigenerato oggi è stato formato partendo dalle cellule staminali. Dopo una fase di incubazione in un’apposito ambiente per la crescita, l’arto è stato capace di produrre contrazioni all’80% delle potenza sprigionabile, rispondendo – tra l’altro – in maniera naturale agli stimoli di un elettrodo. Se ciò fosse ripetibile sull’uomo invece delle comune protesi potrebbero essere impiantate braccia e gambe del tutto diverse, artificiali ma di matrice completamente biologica.

(Foto da YouTube, canale New Scientist)

Share this article