Dire a un arbitro «sei filo-juventino» non è diffamazione

29/07/2019 di Enzo Boldi

La classe arbitrale è una delle più soggette a insulti vari per via del tifo spasmodico, dell’ineleganza che spesso contraddistingue il mondo dei tifosi, delle loro decisioni sul campo che – volenti o nolenti – accontenteranno sempre qualcuno facendo arrabbiare qualcun altro. Questo si sa ed è noto, ma l’archiviazione di una denuncia presentata da Nicola Rizzoli, designatore dell’Aia, apre nuovi scenari. Definire un arbitro filo-juventino non rientra nei paletti del reato di diffamazione. Quindi si può dire.

Il tutto è nato dalla querela presentata da Nicola Rizzoli nei confronti del giornalista e opinionista sportivo Paolo Ziliani. Quest’ultimo lo aveva definito un arbitro filo-juventino e, per questo motivo, il designatore arbitrale aveva presentato una denuncia nei suoi confronti per diffamazione. Ma i giudici del Tribunale di Bologna hanno deciso di archiviare questo caso perché le parole scritte dal giornalista fanno parte del diritto di critica.

Criticare un direttore di gara e dire che è un arbitro filo-juventino si può

A raccontare l’epilogo di questa vicenda è stato lo stesso Paolo Ziliani attraverso il suo profilo Twitter, nel quale ha anche allegato il documento del Tribunale di Bologna che sottolinea come il giudizio di «arbitro filo-juventino», pronunciato con un linguaggio misurato, composto ed equilibrato, rientri nel bel mezzo del principio dei diritto di critica che, proprio per sua natura (che lo discosta diametralmente da quello di cronaca) è soggettivo e non deve rispettare i crismi dell’oggettività.

Le altre cause (archiviate) contro Paolo Ziliani

Lo stesso Ziliani, con un breve excursus dello stato dell’arte attraverso il suo profilo social, ha spiegato che Nicola Rizzoli ha intentato contro di lui un’altra causa, questa volta presso il Tribunale di Cremona. Il teatro è lo stesso di altre due archiviazioni per due analoghe querele intentate contro il giornalista dall’ex arbitro Dondarini.

(foto di copertina: Maurizio Borsari/AFLO + tweet Paolo Ziliani)

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