Arata jr.: «Mai lavorato con Giorgetti a Palazzo Chigi, sono un consulente esterno». Ma la Lega pubblica il curriculum

19/04/2019 di Enzo Boldi

Mentre la Lega condivideva il suo curriculum vitae per mostrare la bontà della sua scelta, Federico Arata – il figlio dell’imprenditore siciliano che opera nel settore eolico e coinvolto nell’indagine che ha portato anche al nome del sottosegretario al Mit Siri – spiega di non essere un dipendente di Palazzo Chigi, ma il suo ruolo è solamente quello del consulente esterno. Inoltre, spiega di non aver mai lavorato al fianco del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti.

«Non ho mai lavorato con il sottosegretario Giorgetti a Palazzo Chigi – ha detto Federico Arata nelle poche dichiarazioni rilasciate telefonicamente all’agenzia di stampa Lapresse -. Il ruolo era in iter come consulente esterno per le mie competenze in ambito economico e internazionale». E di consulenza, infatti, si era parlato fin dalle origini e la conferma che sia stato un nome fortemente voluto dalla Lega arriva proprio da una nota diffusa proprio dal Carroccio che, per difendere la bontà della sua scelta e provare a mettere a tacere tutte le polemiche, ha pubblicato il suo curriculum vitae.

La Lega pubblica il curriculum di Federico Arata

Come riporta AdnKronos, Federico Arata ha lavorato dal settembre 2009 al 2019 presso: Bnp Paribas, Nomura, Credit Suisse, Sturgeon Capital (con sede di lavoro a Londra e anche a Karachi, in Pakistan). In precedenza, un tirocinio formativo presso: Millennium Cell, H.C.Wainwright & Co., Kpmg Adivisory, Advi Corp., Bsi. Gli studi superiori li ha fatti al Liceo Chateaubriand, mentre laurea in Business administration è stata conseguita alla Luiss di Roma. Il suo percorso formativo è proseguito attraverso diversi Master presso: Università di Torino, Cass Business School (City University), Diplome de Grande Ecole (Escp Europe).

Il volontariato e il motto

Tra le tante attività, Arata jr. ha svolto attività di volontariato, tra l’altro, presso l’Onu e il World economic forum. Il 34enne – nato a Genova – si qualifica bilingue in italiano e francese, parla correntemente l’inglese e lo spagnolo e conosce i fondamenti dell’urdu. Fra gli interessi, segnala viaggi in 123 Paesi di sei continenti. È appassionato di sub e di alpinismo: sotto quest’ultimo versante, il suo prossimo obiettivo è scalare l’Aconcagua (6.960 metri, come ricorda lui stesso nel curriculum). Quanto alla passione per la fotografia, il suo motto è: «cercare la peculiarità nella normalità».

(foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA LEGA)

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