L’appello della mamma di Tiziana Cantone: «I video hard sono ancora online, basta chiacchiere»

«C’è chi continua a lucrare sulla pelle di mia figlia. Basta chiacchiere, è ora di fare le cose». A dirlo, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino di Napoli, è Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana Cantone, la ragazza che il 13 settembre 2016 si è tolta la vita dopo che ignoti hanno pubblicato sul web alcuni suoi video hard.

Una possibile svolta nelle indagini

A tre anni dalla tragedia, la mamma di Tiziana Cantone invoca una possibile svolta in Italia: un team di scienziati di Chicago, negli Stati Uniti, è riuscito infatti a bloccare la diffusione dei video sui server americani. «Gli investigatori statunitensi di ‘Emme’ sono riusciti a identificare nove indirizzi Ip che hanno diffuso quelle immagini. Il team lavora contro la pirateria multimediale […] per andare fino in fondo nella vicenda legale».

L’appello della mamma di Tiziana: «Ci vuole un garante per la privacy»

Ieri è stata celebrata a Vellaricca, in provincia di Napoli, la messa in memoria di Tiziana, una ragazza «dolcissima, affettuosa, stupenda», come ricorda la mamma. Che rivela anche di essere stata contattata da altre vittime del web: «Mi hanno scritto molte ragazze giovani che hanno girato video hard con ex fidanzati, neanche pienamente coscienti di quello che facevano. Alcune mi hanno confessato di averlo fatto sotto l’effetto di qualche sostanza e questa è un’altra piaga sociale. Mi hanno detto di essere pentite e di volere una possibilità di riscatto. Io le ho risposto con il mio impegno concreto per fare in modo che ci sia un garante per la privacy specializzato, in grado di agire in modo incisivo nel mondo delle nuove tecnologie. Basta chiacchiere, è questo il nuovo obiettivo», conclude Maria Teresa Giglio.

[CREDIT PHOTO: ANSA/ANGELO CARCONI]

 

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