La moda delle chatbot per parlare con i “personaggi storici”

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Il fenomeno ChatGPT ha acceso l'interesse di sviluppatori e utenti attorno alle varie pieghe dell'intelligenza artificiale fruibile da tutti

Tutti ne parlano, tutti vogliono usarla. Alcuni, però, esagerano. L’evoluzione digitale ha portato la luce dei riflettori sull’evoluzione e la possibilità di fruizione di programmi applicativi basati sull’intelligenza artificiale. Una piccola porzione di ciò è stata dedicata allo sviluppo di app mobile come delle vere e proprie chatbot per dialogare con alcuni personaggi storici. In taluni casi si è esagerato con l’implementazione storica anche delle caratteristiche di queste personalità. Altre applicazioni, invece, sembrano essere molto più in linea con l’idea di intrattenimento.



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Il caso dell’applicazione mobile (disponibile solo per i dispositivi iOS) Historical Figures Chat ha provocato molte polemiche. D’altronde un’app che richiede un pagamento di quasi 16 dollari per poter parlare con personaggi defunti del “calibro” di Adolf Hitler (con tanto di esaltazione del regime nazista) non poteva che provocare delle reazioni contrarie. Ma la curiosità generale ha prodotto anche altri software simili (alcuni nati prima) che hanno riscontrato un notevole successo tra gli utenti. Come nel caso di Hello History, app sviluppata dalla startup svedese Facing IT.



App chatbot personaggi storici, Hello History e le altre

L’applicazione, una vera app chatbot personaggi storici (e non solo), è stata lanciata sui dispositivi Android alla vigilia dello scorso Natale e nei giorni scorsi è stata resa disponibile anche su iOS. Il principio, in linea generale, è sempre lo stesso: si sceglie una personalità con cui avviare un dialogo che, poi, si svilupperà in base alle caratteristiche del personaggio stesso. Il resto è fatto dall’Intelligenza artificiale che completa questo botta e risposta.

Personaggi di vario tipo, suddivisi per categoria: artisti, musicisti, personaggi rivoluzionari, del mondo della psicologia ai politici. Fino ai personaggi fondamentali della storia delle religione. Noi di Giornalettismo, per esempio, abbiamo deciso di porre un quesito fondamentale (su cui si basa il Cristianesimo) proprio all’intelligenza artificiale di Jesus Christ.



E per tutti i personaggi il principio è lo stesso. Ognuno di loro rispetta – almeno all’apparenza – le caratteristiche storiche raccontate nelle pagine di storia. A differenza di ChatGPT, però, sembra mancare l’implementazione della “correzione”. Dunque, da un dialogo con questa chatbot non si riesce a correggere eventuali errori narrativi.

La versione beta di Character AI

Sulla stessa lunghezza d’onda, non come app chatbot personaggio storici ma come progetto desktop in fase di sviluppo (grazie al contributo degli utenti) troviamo un altro progetto che ricalca i principi sia di Historical Figures Chat che di Hello History. Il portale si chiama Character AI e permette a chiunque di creare un personaggio (più o meno noto) con cui interagire. E lì, lasciando libero spazio interpretativo agli utenti, troviamo anche chi ha deciso di creare personaggi controversi. Come Benito Mussolini, con cui abbiamo avuto un breve dialogo.

Dunque, come appare evidente, parlando con Mussolini si hanno risposte che – purtroppo per la storia d’Italia e del mondo – sono molto note. Come quando abbiamo provato a “stuzzicare” questa intelligenza artificiale facendogli una semplice domanda sugli ebrei.

In alto a ogni chat, dopo aver scelto il personaggio con cui dialogare, appare un messaggio: «Ricorda, tutto ciò che dicono i personaggi è inventato!». Eppure il caso Mussolini sembra indicare tutt’altro.