Ipotesi librerie e cartolibrerie aperte il 14 aprile, per i cittadini se ne riparlerà a maggio

09/04/2020 di Redazione

Il 14 aprile, data ultima relativa al dpcm che ha esteso le misure di contenimento del virus fino a quel momento, sta per arrivare. Per questo motivo, prima di Pasqua, Giuseppe Conte dovrebbe annunciare le nuove misure che estenderanno il lockdown fino a una nuova data, probabilmente da fissare nel mese di maggio. Tuttavia, dal 14 aprile potrebbero cambiare alcune cose relativamente ad alcune imprese che potranno pertanto riaprire i battenti e ricominciare la propria attività. Così l’apertura librerie e cartolibrerie potrebbe essere fissata proprio per quella data, insieme alla ripartenza delle attività delle pasticcerie e di tutti quei settori industriali – come quelli della meccanica – che sono di supporto alle imprese agroalimentari.

LEGGI ANCHE > Dal 14 aprile ipotesi riapertura barbieri e botteghe artigiane, ma solo su appuntamento

Apertura librerie e cartolibrerie: cosa succederà dopo il 14 aprile

Il 14 aprile, dunque, potrebbe essere una data che andrà a prevedere – oltre al possibile avvio degli accessi contingentati ai parrucchieri – un primo, parziale allentamento delle misure di contenimento, volto esclusivamente a far ripartire alcune attività che non lavorano più ormai da un mese. La stessa cosa vale per ristoranti e rosticcerie che, tuttavia, dovranno garantire esclusivamente le consegne a domicilio, come del resto alcuni stanno già facendo in questo momento.

Non solo apertura librerie e cartolibrerie: il calendario delle aperture

Ma per vedere le persone in giro, occorrerà ancora aspettare. Dal 4 maggio bisognerà analizzare l’indice dei contagi e capire se il famoso R0 sia inferiore al valore di 1, la soglia indicata per stabilire una minore pericolosità del virus. Possibile che, una volta superato nel calendario il ponte del 25 aprile e del 1° maggio che potrebbero suggerire incauti spostamenti, il governo possa dare il via libera alla circolazione delle persone. La data più plausibile, da questo punto di vista, resta quella del 18 maggio, con la possibilità di far ripartire prima quelle regioni dove il contagio al momento risulta essere più basso, dove non c’è una situazione sanitaria emergenziale e dove si è raggiunto un buon livello di sicurezza. Ma la prudenza è ancora un elemento fondamentale che contraddistinguerà le prossime 24-48 ore, termine entro il quale dovrebbe arrivare il dpcm di Giuseppe Conte.

Share this article