Antonio Tajani dice che la Juve è andata in B ingiustamente «per scelta politica»

22/11/2018 di Redazione

Le istituzioni dovrebbero avere rispetto delle decisioni della giustizia, di qualsiasi tipo e a qualsiasi livello. Suona molto strano che il presidente del Parlamento Europeo, la massima istituzione in questo campo, sembra non riconoscere una decisione della giustizia sportiva. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Antonio Tajani (rappresentante di spicco di Forza Italia) ha affermato di tifare per la Juventus e ha – allo stesso tempo – dichiarato che la decisione di mandarla in Serie B nel 2006, dopo lo scandalo Calciopoli, fu ingiusta e dettata da motivi politici.

Antonio Tajani tifa Juve, ma esagera su Calciopoli

In modo particolare, il passaggio della sua intervista in cui lo afferma sembra essere inequivocabile. Dopo aver fatto una battuta su Gonzalo Higuain e sul rigore recentemente fallito in Milan-Juventus, il presidente dell’Europarlamento afferma: «Sbagliano i campioni e sbagliano gli arbitri, per questo sono favorevole alla Var. Anche in Europa, anche da subito. Sono persino contento che ci diano i rigori contro, così si sfata questa cosa della sudditanza. La Juventus è più forte, tutto qui. Anche l’anno che venne ingiustamente mandata in B si trattò di una scelta politica».

Insomma, Tajani sembra davvero convinto delle sue parole. Peccato che questa sua teoria sia confutata da una sentenza in primo grado della CAF e in appello della Corte Federale che contestava alla Juventus l’illecito associativo, una variante dell’illecito sportivo. Le sue parole, chiaramente, hanno sollevato un polverone.

Le polemiche in rete per le affermazioni di Tajani

L’intervista è stata ripresa dall’ex opinionista Mediaset Maurizio Pistocchi, che ha twittato polemicamente lo spezzone controverso con la dichiarazione di Antonio Tajani. Diversi sono gli utenti dei social network che – divisi per tifoserie, o megli tra fazione juventina e anti-juventina – hanno voluto commentare le parole del presidente del Parlamento Europeo.

Da alto rappresentante delle istituzioni, quando ci sono in ballo tematiche così delicate, Tajani avrebbe dovuto essere più prudente. E mettere da parte il tifo per sviluppare un’analisi lucida.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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