«Antonio, da giornalista, avrebbe rispettato il dolore della famiglia»

Antonio Megalizzi voleva diventare giornalista. Il suo lavoro nella rete delle radio universitarie che documentavano quotidianamente l’attività del Parlamento europeo era una sorta di apprendistato sul campo. Oggi, i genitori della quarta vittima dell’attentato a Strasburgo dell’11 dicembre 2018 ricordano il proprio figlio e chiedono alla stampa quel rispetto che lui, nella sua attività, avrebbe avuto.

La famiglia di Antonio Megalizzi chiede rispetto

«Era un giornalista – fanno sapere – e, in circostanze simili, avrebbe sicuramente rispettato la volontà dei parenti». In una nota, la famiglia Megalizzi ha chiesto il massimo riserbo, chiedendo del tempo per metabolizzare un dolore che non passerà mai. «I genitori di Antonio, la sorella Federica, la fidanzata Luana e tutta la famiglia – si apprende – chiedono il massimo rispetto per il loro dolore in questo momento così difficile».

È l’ostacolo tra gli ostacoli delle tragedie. Informare l’opinione pubblica, che ha grande interesse nei confronti di una vicenda del genere, e allo stesso tempo rispettare il dolore privato di una famiglia che ha subito una delle perdite più gravi che si possano mai affrontare. In queste ore, anche Giornalettismo – così come le altre testate – ha cercato di mettersi in contatto con qualche persona vicina alla famiglia di Antonio Megalizzi, per seguirne la degenza ospedaliera nei giorni in cui ha combattuto tra la vita e la morte. Ora resta soltanto il dolore per la perdita di un aspirante collega, di un ragazzo che sognava l’Europa unita e che, alla fine, è morto in nome di questa idea.

Funerali Antonio Megalizzi, ancora da decidere la data

Comprensibile, dunque, che la famiglia non voglia rilasciare ulteriori dichiarazioni: «La data e maggiori informazioni sui funerali – prosegue la scarna nota diffusa in giornata – verranno comunicate nei prossimi giorni».

[FOTO dall’account Facebook di Antonio Megalizzi]

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