L’analisi costi-benefici (una bozza preliminare) dice no alla Tav

10/01/2019 di Redazione

Stando a quanto si è appreso da fonti del governo al termine del Consiglio dei ministri sui migranti che si è svolto ieri a Palazzo Chigi, si va verso un’analisi tecnica negativa sui costi-benefici per la Tav Torino-Lione. L’analisi è contenuta nella relazione consegnata ieri all’esecutivo, definita ancora una «bozza preliminare». Le stesse fonti hanno precisato che comunque ad oggi nessuna decisione è presa: si prende ancora tempo. Nel governo si confrontano ancora le linee del Movimento 5 Stelle, che vuole lo stop dell’opera, e della Lega, che è invece contraria.

Una bozza preliminare dell’analisi-costi benefici dice no alla Tav

La bozza preliminare consegnata al governo dai consulenti coordinati dal professor Marco Ponti, approdata anche sul tavolo del premier Giuseppe Conte, è ora al vaglio della Struttura tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Danilo Toninelli, una struttura presieduta da Alberto Chiovelli. Fonti del Mit, come riporta Il Sole 24 Ore, spiegano che i risultati dell’analisi costi-benefici «andranno doverosamente condivisi con la Francia, la Commissione Ue e in seno al Governo, prima della loro pubblicazione». Considerando le divergenze tra M5S e Lega l’iter potrebbe essere anche lungo, e magari terminare dopo le Europee. L’obiettivo del Movimento sarebbe proprio quello di annunciare la decisione finale sulla Tav dopo il voto per non urtare la suscettibilità del proprio elettorato. Matteo Salvini si è sempre dichiarato favorevole. «Voglio leggere il dossier. Continuo a essere favorevole a un Paese che va avanti e non torna indietro», afferma il leader leghista.

«Non intendo rivelare le conclusioni del nostro lavoro perché ho preso l’impegno con il ministro di tacere sull’argomento», ha detto ieri Ponti, che è intervenuto anche ad un confronto televisivo, su Sky. In tv il professore ha detto di aver calcolato i costi dell’opera in 11 miliardi di euro, ma ha ammesso che nel conto è compreso anche il costo che si accollerà la Francia e quello dell’Unione Europea. I costi per l’Italia saranno di 2,8 miliardi per la galleria di base e di altri 1,7 miliardi per la tratta nazionale, che verrà realizzata in un secondo momento. Per difendere l’opera i Sì Tav sono pronti a scendere di nuovo in piazza.

(Foto di copertina da archivio Ansa: il cantiere della TAV Torino-Lione di Saint-Martin-La-Porte in Francia. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

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