Allarme cyber-security: nel 2017, +240% di attacchi hacker e danni per 500 miliardi

Una persona su sette in tutto il mondo ha subito un attacco hacker nel 2017. Il dato è allarmante: nell’ultimo anno la cyber-security ha subito danni per circa 500 miliardi di euro, con un aumento del 240% rispetto agli anni precedenti. È il rapporto del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica che ha tra i suoi soci oltre 500 aziende e organizzazioni e che collabora a livello nazionale con ministeri, authority, istituzioni, Polizia Postale e altri organismi di controllo.

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CYBER-SECURITY, AUMENTANO GLI ATTACCHI HACKER

Ma non sono soltanto i numeri a fare impressione. A preoccupare è anche il target degli attacchi: gli hacker prendono di mira la sicurezza internazionale, la geopolitica, fino ad arrivare alla finanza e agli aspetti più nascosti della vita privata dei cittadini.

Andrea Zapparoli Manzoni, uno dei rappresentanti del Clusit, non esita a parlare di «trionfo del malware» nel 2017. «La situazione che emerge dalla nostra analisi è molto preoccupante – ha affermato -, perché questo scenario prefigura concretamente l’eventualità di attacchi con impatti sistemici molto gravi».

CYBER-SECURITY, AUMENTO DEI PROBLEMI IN TUTTI I SETTORI

Il segno più compare in ogni settore: aumenta la guerra delle informazioni (+24%) e lo spionaggio cyber (+46%). Ma questo aspetto, paradossalmente, è quello meno preoccupante: sono i cosiddetti «obiettivi multipli» – quegli utenti dai quali si possono incamerare maggiori informazioni – il bersaglio più colpito con un aumento esponenziale del 353%. Cos’altro deve emergere per imporre all’attenzione della politica nazionale il fenomeno della cyber-security?

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