Salvini a ‘Porta a Porta’ fa il tifo per l’ingresso di Atlantia in Alitalia
11/06/2019 di Enzo Boldi
Tra le matasse che nelle prossime ore (massimo giorni) dovranno essere dipanate da Luigi Di Maio e dal suo Ministero dello Sviluppo Economico c’è il famoso dossier Alitalia. Negli ultimi mesi, dopo alcuni passi indietro e ipotesi varie, si è fatto il nome di Atlantia, la società che controlla anche Autostrade per l’Italia e che ha tra i suoi azionisti di maggioranza la famiglia Benetton. Secondo Matteo Salvini il suo ingresso nella compagnia di bandiera sarebbe ideale e naturale.
«Su Alitalia si chiude nelle prossime ore. Ci sono gli americani, Ferrovie dello Stato e si sta cercando un terzo partner. Si parla di Atlantia, che si occupa di infrastrutture e sarebbe un partner naturale – ha detto il segretario della Lega durante le registrazioni di ‘Porta a Porta’, il programma di Rai1 in onda oggi in seconda serata -. Il dossier non lo sto seguendo io, ma l’amico Luigi Di Maio. Io mi auguro che venga tutelato, oltre i posti di lavoro, un business fondamentale».
Salvini fa il tifo per Atlantia in Alitalia
Torna il nome di Atlantia che, ufficialmente, aveva respinto questo interessamento nei mesi scorsi attraverso le parole dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci: «Seguiamo da vicino la vicenda Alitalia e ci auguriamo possa trovare un assetto definitivo, ribadisco quanto detto qualche settimana fa in assemblea: abbiamo talmente tanti fronti aperti che non possiamo permetterci di impegnarci su un fronte talmente complesso come è Alitalia». Parole che risalgono al 2 maggio scorso, poco più di un mese fa.
Dalle polemiche per il Ponte Morandi alle concessioni mai tolte
Cosa è cambiato in queste settimane non si sa, anche se le dichiarazioni di Castellucci sembravano più un voler mettere a tacere queste voci per lavorare sottotraccia e senza le luci della ribalta. La scelta di Atlantia, però, farebbe rumore per colpa dei precedenti. L’azienda dei Benetton, infatti, controlla Autostrade per l’Italia a cui dovevano esser tolte le concessioni dopo il disastro del Ponte Morandi di Genova. Dopo un anno, però, le concessioni sono ancora al loro posto, il Viadotto ancora deve essere demolito definitivamente.
(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)