Ritrovato il secondo pc del giovane italiano morto a Parigi nel gennaio 2019
31/01/2020 di Enzo Boldi
Un ritrovamento che potrebbe aiutare a far luce sulla sua morte. È quel che spera il legale della famiglia di Alessio Vinci, il giovane italiano – definito ‘genio della matematica’ per via del suo percorso di studi di eccellenza e la sua abilità che lo ha portato a entrare nel mondo universitario con un anno di anticipo – trovato morto a Parigi il 20 gennaio dello scorso anno in un cantiere. Il computer personale del 18enne è stato rinvenuto all’interno di un armadio nella casa del nonno, con cui viveva, a Ventimiglia da quanto aveva perso la madre.
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«È il computer che ha usato almeno fino a fine dicembre – ha detto a Il Corriere della Sera Marco Noto, legale della famiglia di Alessio Vinci -, quando gli hanno regalato quello che poi è stato trovato a Parigi. Lì potrebbe esserci la chiave del mistero». Perché, fino a oggi, si pensava che il giovane italiano trovato morto in Francia utilizzasse solamente un nuovo computer, regalato poco prima della sua scomparsa e della sua morte.
Alessio Vinci, trovato un secondo pc
Nella giornata di oggi quel computer, ritrovato all’interno di un armadio nella casa di Ventimiglia in cui viveva con il nonno, sarà consegnato alla Procura di Roma che – una volta venuta a conoscenza dell’esistenza di quel dispositivo – ha chiesto di poterlo visionare e analizzare. La speranza, per tutti, è di trovare ulteriori informazioni sui contatti che il giovane aveva avuto prima di andare a Parigi.
Il giallo sul conto a Monaco e gli anticoagulanti nel sangue
Alessio Vinci era iscritto, con un anno di anticipo, alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino e, il giorno della sua scomparsa, aveva detto al nonno di dover andare all’Università per seguire le lezioni. Poi, però, quel viaggio a Torino e il giallo sulla sua morte. Il corpo senza vita fu ritrovato all’interno di un cantiere nel centro della capitale francese, dopo un volo da una gru alta 50 metri. Nel suo sangue vennero trovate tracce di anticoagulanti e non è mai stato chiarito il perché avesse aperto a suo nome un conto a Monaco.
(foto di copertina: da profilo Facebook)