La gip della scarcerazione di Carola Rackete costretta a cancellarsi da Facebook

04/07/2019 di Redazione

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Il legale di Alessandra Vella afferma che il profilo Alessandra Vella oscurato non appartiene alla sua assistita

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Una pioggia di insulti, come se non ci fosse un domani. Alcuni utenti dei social network particolarmente attivi hanno anche cercato il profilo Facebook di Alessandra Vella, il giudice per le indagini preliminari che non ha convalidato l’arresto di Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch 3. Per questo motivo, il giudice ha deciso di eliminare il proprio profilo da Facebook, come riportato dal Corriere della Sera.

Alessandra Vella presa di mira sui social network

Alessandra Vella era stata accusata di essere un giudice di sinistra, sulla scia delle dichiarazioni rilasciate anche dal ministro Matteo Salvini che aveva assolutamente criticato – con parole molto dure nei confronti della magistratura in generale – la scelta della gip di non convalidare l’arresto per la 31enne tedesca che ha fatto sbarcare 40 migranti salvati da un naufragio sul molo del porto di Lampedusa.

Nella giornata di ieri, Alessandra Vella è stata in tribunale ad Agrigento, come al solito. Nata nel 1975, giovane giudice, la Vella ha preferito non rispondere all’assalto dei cronisti che cercavano di strapparle una dichiarazione, magari un commento a quegli insulti politici e sessisti che ha ricevuto soprattutto sui social network. C’è stata persino la caccia al precedente: chi ha denigrato Alessandra Vella ha voluto tirar fuori vecchi articoli che riguardavano una vicenda giudiziaria nell’ambito di un confronto tra l’avvocato Giuseppe Arnone e alcuni magistrati. Roba vecchia e poco rilevante, soprattutto se si considera che si tratta di questioni legati all’esercizio della professione.

La cancellazione del profilo Facebook è un brutto segnale

Ma in poco tempo tutti hanno saputo le notizie relative alla vita e all’attività di Alessandra Vella, che anche per questo motivo ha scelto la strada della privacy e del silenzio. Tuttavia, se il giudice ga dovuto ricorrere alla rimozione del profilo o ad altri gesti a tutela della sua sfera privata, significa davvero che lo scontro sociale è arrivato a un punto di non ritorno.

[Foto da Facebook di Alessandra Vella]

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