Sallusti condannato per aver definito Travaglio un «cretino col botto»

24/02/2019 di Enzo Boldi

Un editoriale salatissimo per Alessandro Sallusti. Era il 28 novembre 2016 e su Il Giornale comparve un fondo, a firma del direttore della testata, nel quale erano stati espressi giudizi non molto edulcorati nei confronti del suo collega Marco Travaglio. Per questo motivo, dopo un lungo processo partito dalla querela inoltrata dal direttore de Il Fatto Quotidiano, Sallusti è stato condannato per diffamazione. Ora, però, lui annuncia di aver già pronto il ricorso.

La sentenza del Tribunale di Sassari è stata molto pesante nei confronti del direttore de Il Giornale: 700 euro di multa per Sallusti, l’obbligo di pubblicazione della sentenza sul suo quotidiano, il risarcimento danni per 18mila euro a cui si aggiungono i 6mila euro di riparazione pecuniaria. A tutto questo vanno aggiunti gli interessi legali della sentenza fino al saldo totale della cifra e il pagamento delle spese processuali che si attestano sui 56oo euro. Un vero e proprio salasso.

Alessandro Sallusti ha diffamato Travaglio

Ma Alessandro Sallusti non resterà passivo davanti alla sentenza e, in attesa della pubblicazione delle motivazioni che avverrà entro 60 giorni (come da prassi), annuncia di esser pronto a proseguire questa battaglia legale nei confronti di Marco Travaglio e del giudizio – secondo lui iniquo – fatto dal Tribunale di Sassari: «Farò ricorso – ha detto il direttore de Il Giornale all’AdnKronos -. Pensavo che la decisione sarebbe stata diversa. Solo un giorno prima, in un articolo, Travaglio mi aveva pesantemente offeso e pensavo in un mio diritto di replica».

Cosa c’era scritto in quell’editoriale

Nell’editoriale contestato del 28 novembre 2012, Alessandro Sallusti rispondeva piccato ad alcune offese ricevute il giorno prima da Marco Travaglio in un suo editoriale su Il Fatto Quotidiano, in cui si parlava di alcuni insulti a un giudice. Il direttore de Il Giornale, il giorno seguente, rispose piccato dando del «cretino col botto» e del «gazzettiere amico delle Procure» a Travaglio. La guerra degli editoriali è stata vinta, per ora, dal Fatto Quotidiano.

(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO + ANSA/Riccardo Dalle Luche)

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