“Omosessuale e con compagno stabile”: il referto shock dell’ospedale di Alessandria

«Omosessuale, compagno stabile». Messo nero su bianco sul referto con cui è stato dimesso un uomo dall’Ospedale di Alessandria, dove si era recato per via di un fortissimo mal di testa. ma dal suo racconto, si tratta solo della tappa conclusiva di una serie di starni comportamenti.

“Omosessuale e con compagno stabile”: il referto shock dell’ospedale di Alessandria

Un mal di testa terribile, di quelli che non passano: per questo motivo l’uomo si è recato all‘Ospedale di Alessandria, dove è stato trattato in maniera davvero strana. Dopo essere stato attaccato ad una flebo, senza risultati, la visita in cui il dottore che chiede chi fosse l’uomo nella stanza che gli teneva compagnia. Dopo aver dichiarato di essere il suo compagno, il dottore ha invitato «non proprio gentilmente» l’uomo ad uscire dalla stanza, chiedendo poi al malato conferma che fosse il suo fidanzato.  «Penso che a marito e moglie nessuno chiederebbe mai questo tipo di conferma» ha dichiarato indignato l’uomo a Il Secolo XIX. Poi il trasferimento nel reparto di malattia infettive, con l’invito a vaccinarsi contro l’epatite. Dopo il test dell’Hiv, risultato negativo, l’uomo è stato dimesso con lo strano referto. «Fuma circa 15 sigarette al dì, beve saltuariamente alcolici. Nega allergie. Omosessuale, compagno stabile» si legge alla terza riga. La coppia ora sta valutando di inviare un reclamo formale all’azienda ospedaliera.

L’ospedale si difende: «Ci dispiace, ma sono informazioni utili per l’anamnesi»

Intervistati da La Repubblica, lo staff medico si difende parlando di un equivoco. «La Struttura di Malattie Infettive – ha spiegato la direzione sanitaria a La Repubblica – segue da anni centinaia di pazienti con vari orientamenti sessuali senza alcun pregiudizio e senza che con alcuno siano mai evidenziati problemi». L’azienda sanitaria ha quindi espresso un grande dispiacere e rammarico per quanto accaduto, spiegando però che in una anamnesi è fondamentale includere tutte le informazioni che possono rivelarsi utili. L’orientamento sessuale rientra quindi anche tra quei dati sensibili inseriti nel «rapporto strettamente personale fra medico e paziente e sono tutelati dalla riservatezza della cartella clinica» ha aggiunto la direzione sanitaria spiegando anche che in questo caso specifico l’informazione era stata concordata tra dottor e paziente « il quale ha anche voluto che il redattore sottolineasse alcuni aspetti e ne omettesse altri». Nel frattempo il neo assessore alla sanità Luigi Icardi ha fatto sapere di aver chiesto una relazione alla direzione sanitaria, per confrontare le versioni sulla vicenda che sembrano essere diametralmente opposte.

(Credits immagine di copertina: Twitter  Playhitmusic@Noovyis)

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