Alcuni funzionari dell’intelligence americana avrebbero sostenuto in segreto l’acquisto di NSO

A rivelare la notizia il New York Times: la tecnologia di NSO Group ha riscontrato interesse da parte di servizi segreti e forze dell'ordine in tutto il mondo, inclusi FBI e CIA

11/07/2022 di Clarissa Cancelli

Un team di dirigenti di un appaltatore militare americano ha visitato Israele numerose volte negli ultimi mesi. Il motivo? Secondo il New York Times, l’obiettivo era quello di portare a termine l’acquisto di NSO Group, la nota azienda di cyber hacking.

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L’intelligence americana avrebbe sostenuto l’acquisto di NSO

Un piano rischioso ma anche molto difficile. L’azienda, chiamata L3Harris, doveva, infatti, fare i conti con il fatto che il governo degli Stati Uniti aveva inserito NSO in una black list solo pochi mesi prima: lo spyware dell’azienda israeliana, chiamato Pegasus, era stato, infatti, utilizzato da altri governi per penetrare nei telefoni di leader politici, attivisti per i diritti umani e giornalisti. La NSO ha agito «contrariamente alla sicurezza nazionale o agli interessi di politica estera degli Stati Uniti», aveva dichiarato l’amministrazione Biden, annunciando l’inserimento nella lista nera a novembre e impedendo alle società americane di fare affari con l’azienda israeliana. Cinque persone che hanno familiarità con i negoziati, hanno però affermato che il team di L3Harris aveva con sé un messaggio sorprendente che faceva sembrare possibile un accordo: i funzionari dell’intelligence americana (così hanno detto) hanno sostenuto silenziosamente suoi piani per l’acquisto di NSO, la cui tecnologia nel corso degli anni è stata di intenso interesse per molti servizi segreti e forze dell’ordine in tutto il mondo, incluso l’FBI e la CIA. I colloqui sono continuati in segreto fino al mese scorso, quando la notizia della possibile vendita di NSO è trapelata e ha tutto mandato in tilt. I funzionari della Casa Bianca hanno affermato di essere indignati e hanno ribadito che qualsiasi tentativo da parte delle società di difesa americane di acquistare una società nella lista nera avrebbe incontrato una seria resistenza. Giorni dopo, L3Harris, che dipende fortemente dai contratti governativi, ha notificato all’amministrazione Biden di aver annullato i suoi piani per l’acquisto di NSO. Resta da chiedersi perché parti del governo degli Stati Uniti, con o senza la conoscenza della Casa Bianca, abbiano colto l’opportunità per cercare di assumere il controllo del potente spyware della NSO.

 

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