Matano accusa Canale 5 di aver sottratto un ospite in diretta, durante un servizio di cronaca nera

Sconcerto sui social network per la gestione della situazione da parte delle due emittenti

06/01/2022 di Redazione

Siamo in quell’epoca in cui la narrazione televisiva – e quindi le sue dinamiche – riescono persino ad avere la meglio sul focus, molto personale e delicato, di un caso di cronaca nera e dei suoi diretti protagonisti. Nella giornata del 5 gennaio, durante la diretta sul caso di Liliana Resinovich (con un cadavere ritrovato in un sacco che potrebbe essere quello della donna scomparsa a Trieste), la trasmissione Rai La Vita in diretta, condotta da Alberto Matano, stava intervistando il marito della donna scomparsa. All’improvviso, però, nel bel mezzo dell’intervista, si è sentito in onda un ritorno molto persistente: si trattava della troupe di Canale 5. Le parole dell’inviata Ilaria Dalle Palle si avvertivano molto mentre il marito della Resinovich stava rispondendo a Raiuno. E così, mentre l’uomo chiedeva alla troupe de La Vita in diretta di poter rispondere anche all’altra emittente, Alberto Matano ha interrotto il collegamento, non prendendola particolarmente bene.

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Alberto Matano e le parole contro Canale 5

«È un momento di grande dramma per quest’uomo perché a breve capirà che sua moglie è morta. La troupe di una trasmissione concorrente, di Canale 5 lo dico, mi dispiace molto, ha sottratto in diretta di fatto il marito di Liliana Resinovich che era in questo momento con la nostra inviata. Sono cose che succedono, ma che non dovrebbero accadere». Nel pomeriggio Tv Blog ha registrato anche la reazione di Simona Branchetti di Canale 5, che ha affermato come la sua tropue non si sia comportata in maniera scorretta e che la giornalista inviata non ha fatto altro che il suo lavoro.

A questo punto, ci si pone una domanda. Le logiche delle dirette televisive dei programmi di approfondimento che vanno in onda alla stessa ora su due reti diverse sono chiare: ma ha senso esasperarle così davanti ai drammi delle persone che, nei minuti in cui stanno parlando di fronte alle telecamere, scopriranno delle verità sconvolgenti per le loro vite? È su questo che il giornalismo televisivo che si occupa di cronaca nera dovrebbe interrogarsi.

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