Alberto Ancarani esulta per la rimozione dello striscione pro Giulio Regeni
31/01/2018 di Redazione
Alberto Ancarani è un avvocato e consigliere comunale di Forza Italia a Ravenna, figura di spicco del partito di Silvio Berlusconi sul territorio romagnolo. Ancarani è stato protagonista di una polemica con Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, in merito a Giulio Regeni. Sull’esterno del palazzo comunale di Ravenna era stato appeso uno striscione giallo di Amnesty International con la scritta “Verità per Giulio Regeni”.
Alberto Ancarani esulta per la rimozione dello striscione pro Giulio Regeni
Un modo per ricordare il ricercatore italiano ucciso in Egitto a due anni dalla sua scomparsa. Lo striscione è stato rimosso dopo che è stato esposto alcuni giorni, e il consigliere comunale di Forza Italia ha esultato su Facebook con una foto che ha portato molte persone, tra cui lo stesso Fratoianni, a credere che fosse stato egli stesso a toglierlo. In realtà Alberto Ancarani aveva fotografato il commesso che aveva tolto lo striscione, e aveva corredato l’immagine con la scritta «Operazione rimozione striscione Regeni effettuata». In precedenza Alberto Ancarani aveva definito lo striscione una pagliacciata. «Fino ad oggi a Ravenna eravamo riusciti a risparmiarci la pagliacciata dello striscione “verità per Giulio Regeni”. Da oggi purtroppo dobbiamo sopportare anche questo», mostrando scarso rispetto per una simile tragedia. Su Facebook e con un comunicato stampa Alberto Ancarani ha prima ribadito di non aver tolto lui lo striscione per rispondere a Fratoianni, che l’aveva accusato di aver compiuto un gesto sciocco e offensivo.
Poi, dopo aver rimarcato che con la mente gli sarebbe piaciuto farlo, Alberto Ancarani ha affidato il suo pensiero sulla morte di Giulio Regeni a Facebook. «A questo punto nonostante lo avessi già detto qualche mese fa, lo ripeto. Se decidi di fare il Don Chisciotte in un paese antidemocratico straniero purtroppo c’è il rischio che ti ammazzino. E’ bruttissimo e non dovrebbe accadere. Ma il rischio è alto.Questo mio pensiero può anche non piacervi ma mi chiedo: si può osare avere un pensiero diverso dal mainstream o siamo diventati meno democratici dell’Egitto?» ha scritto Alberto Ancarani, rinforzando la correttezza del motto “Un buon tacer non fu mai scritto” attribuito a un poeta, Iacopo Badoer.