A Roma sono finiti i soldi per abbattere gli alberi pericolanti

09/03/2019 di Enzo Boldi

I cittadini romani rischiano di dover continuare ad avere un occhio puntato verso il suolo e l’altro verso il cielo. Da alcuni anni a questa parte all’atavico problema delle buche in strada e sui marciapiedi (erosi come groviera) si è aggiunto quello della caduta degli alberi, specialmente quando il meteo regala giornate ventose, magari condite anche da qualche giorno di pioggia. La causa di tutto ciò è la mancata manutenzione del cosiddetto ‘verde verticale’, ma ora la situazione rischia di peggiorare ancor di più: i fondi per il monitoraggio, la gestione, il taglio e l’abbattimento degli alberi pericolanti si sono esauriti.

Come riporta il quotidiano La Repubblica, non ci sono più i soldi per procedere al taglio o alla potatura degli alberi considerati a rischio crollo e segnati con una X sulla corteccia a futura memoria. Una X presente anche sul pino crollato qualche giorno fa in viale Mazzini, ferendo due persone e schiacciando tre automobile che sostavano lì sotto. La sindaca Virginia Raggi sta provando a convincere il governo a stanziare nuovi fondi per un piano straordinario di intervento per abbattere tutti quegli alberi pericolanti.

A Roma sono finiti i fondi per tagliare e abbattere gli alberi pericolanti

I fondi del Campidoglio, infatti, sarebbero esauriti e il maxi-appalto per il monitoraggio degli oltre 80mila alberi ad alto fusto sta per avviarsi alla conclusione. Si trattava di un bando valido per 18 mesi e consegnato in tre tranche nei mesi di agosto, settembre e ottobre del 2017. Ad Aprile del 2019, quindi al termine del prossimo mese, tutti e tre i contratti di appalto per la sorveglianza, la vigilanza, gli abbattimenti e le potature, saranno scaduti.

La gara d’appalto mai aggiudicata

Le intenzioni del Campidoglio sono state abbattute dalla realtà dei fatti. La giunta Raggi, infatti, pensava di far ricadere il compito di potatura e abbattimenti al vincitore del bando per la gestione del verde verticale della Capitale. La gara d’appalto è stata lanciata nell’aprile del 2017, ma la sua aggiudicazione è ancora molto lontana. Per questo motivo, qualora il governo decidesse di non dare l’ennesimo supporto a Roma, i cittadini saranno costretti a vivere nell’ansia anche per fare una passeggiata tra le vie del centro città.

(foto di copertina: Gianmichele Laino / Giornalettismo)

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