Aereo caduto in Indonesia, la vittima italiana: Andrea Manfredi, 26enne di Marina di Massa
29/10/2018 di Donato De Sena
Si chiamava Andrea Manfredi e aveva 26 anni la vittima italiana del disastro avvenuto stamattina in Indonesia, dove è precipitato un aereo. Il sito web indonesiano Kamparan ha pubblicato la lista con i nomi dei passeggeri e, fra di loro, è spuntato anche il nome del nostro connazionale.
Aereo caduto in Indonesia, la vittima italiana: Andrea Manfredi, 26 anni, di Marina di Massa
La notizia della scomparsa di un italiano è stata confermata in mattinata dal presidente della compagnia aerea e poi dalla Farnesina. Andrea Manfredi, 26enne di Massa, aveva un passato da ciclista. Nel 2013 aveva gareggiato con la Ceramica Flaminia mentre nel biennio seguente aveva militato tra i professionisti con la Bardiani CSF, prima di creare l’azienda Sportek.
Il profilo Instagram, sul quale gli amici hanno cominciato messaggi di cordoglio, rivela che il giovane si trovava proprio ieri a Giacarta. Anche su Facebook sono stati pubblicati diversi messaggi dagli amici. «Posso cambiare la mia vita ma non la mia passione», aveva scritto ieri Manfredi pubblicando foto dall’Indonesia.
Il passato da ciclista professionista
Andrea Manfredi viveva a Marina di Massa con i genitori. Il suo passato da ciclista professionista era sfociato nella passione per la commercializzazione di biciclette e articoli sportivi. Il 26enne era arrivato a Giacarta lo scorso 26 ottobre, una tappa prevista all’interno di un viaggio partito da Hong Kong. La sua società, la Sportek, con sede a Marina di Massa (Massa Carrara), si occupa del commercio all’ingrosso di articoli sportivi e biciclette. Quella in Indonesia era una vacanza ‘sportiva’, forse con qualche interesse di lavoro.
Dalla Bardiani-Csf: «Notizia scioccante, ragazzo serio e appassionato»
Dalla Bardiani-Csf intanto l’addetto stampa: «È una notizia scioccante, per tutta la squadra è un grande shock. Porgiamo le condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari a nome della squadra e degli sponsor. Era un ragazzo che nonostante avesse deciso di interrompere presto la carriera si era ritagliato una posizione ottima, nell’imprenditoria. con la Sportek. È una notizia che lascia senza parole». E ancora: «Era un ragazzo innamorato del ciclismo, appassionato, serio e innamorato del suo lavoro».
A bordo 189 persone, anche un bambino e due neonati
A bordo del volo JT 610 della compagnia indonesiana Lion Air erano 189 persone, tra loro anche un bambino e due neonati. L’aereo è precipitato in mare questa mattina 13 minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Giacarta. Sull’aereo, un Boeing 737 MAX 8, c’erano precisamente 181 passeggeri, poi 6 membri dell’equipaggio e 2 piloti. Uno dei piloti era di nazionalità indiana, l’unico altro straniero a bordo oltre all’italiano Andrea Manfredi.
Il problema tecnico dopo il decollo
Stando a quanto dichiarato da Sindu Rahayu, capo delle relazioni pubbliche della Direzione generale dell’aviazione civile indonesiana, e riportato dal britannico Daily Mail, dopo il decollo da Giacarta il pilota ha chiesto alla torre di controllo di poter tornare indietro dopo aver segnalato un problema tecnico: i controllori di volo hanno autorizzato il rientro, ma l’aereo è poi scomparso dai radar.
L’ultimo controllo domenica notte
Come riportato dal britannico The Guardian, l’amministratore delegato della Lion Air, Edward Sait, ha reso noto che l’aereo era stato controllato domenica notte per un problema tecnico. Il giorno prima della tragedia, quando i piloti hanno scoperto il problema, il velivolo era in viaggio da Denpasar a Giacarta. L’aereo è stato poi controllato dai tecnici – che hanno dato il disco verde, ha sottolineato Sait – ed è decollato stamane alla volta di Pangkal Pinan, la principale città sull’isola di Bangka, dove però non è mai arrivato.
La compagnia non il lista nera Ue
Un portavoce della Commissione Ue ha fatto sapere che la compagnia aerea Lion Air non era più sulla lista nera dell’Ue dal 2016, insieme a tutte le altre compagnie aeree dell’Indonesia, in seguito ai risultati positivi di una «approfondita analisi di esperti». La lista viene rivista ogni 6 mesi. Al momento, ha detto il portavoce a poche ore dal disastro, «non ci sono segni che ci sia stato un deterioramento della sicurezza» sugli aerei indonesiani. Da qui l’invito a «attendere i risultati dell’indagine» sull’incidente. In ogni caso, ha ricordato il portavoce, la Lion Air «non opera voli nell’Ue e non ha fatto richiesta di licenza per operare come vettore di un Paese terzo».
(Foto di copertina dal profilo Facebook di Andrea Manfredi)