Adnkronos è la prima agenzia italiana in Google Showcase: «Daremo la nostra impronta»

Un colloquio con Federico Luperi ci fa capire come l'agenzia di stampa raccoglierà la sfida di Mountain View

01/07/2021 di Gianmichele Laino

La serenità con cui Adnkronos sta affrontando un passaggio a suo modo storico – è la prima agenzia di stampa italiana che entrerà a far parte del servizio di news Google Showcase – è figlia di una consapevolezza ben precisa: l’informazione ha affrontato diversi scarti evolutivi e questo è uno tra i tanti.

Google Showcase permette agli editori del suo circuito di proporre alcuni contenuti accurati, esclusivi e approfonditi in uno schema visuale del tutto nuovo, favorendo al massimo la user experience e offrendo una scelta selezionata al lettore.

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Adnkronos entra nel progetto Google News Showcase

«Adnkronos è ormai da anni fonte autorevole nell’informazione digitale e sviluppa una produzione news già pensata per una fruizione mobile – ha affermato Giuseppe Marra presidente del Gruppo Adnkronos –. Per questo motivo, abbiamo considerato l’ingresso in News Showcase un’opportunità da cogliere nel percorso di avvicinamento all’utente in movimento con uno strumento di grande diffusione e dal meccanismo istantaneo e di consegna diretta. Far parte del gotha dell’informazione selezionata da Google significa anche avere una responsabilità in più sulla scelta di linguaggi e strumenti web. E il nostro ingresso è un ulteriore passo del Gruppo verso una comunicazione diretta all’utente». 

Adnkronos_Luperi

Giornalettismo ha provato ad approfondire le motivazioni che hanno portato Adnkronos a esplorare questo nuovo strumento messo a disposizione da Google, raccogliendo le riflessioni di Federico Luperi, Direttore Innovazione e Nuovi Media del Gruppo Adnkronos, che ha seguito da molto vicino questo snodo cruciale.

«Adnkronos è un gruppo molto articolato, che racchiude cinque agenzie di stampa e due agenzie di comunicazione. Ha sempre avuto una identità ben precisa e al passo con i tempi, spaziando tra testo, immagini, testo con immagini e video. Abbiamo una declinazione per ogni settore, non ultimo il formato digitale. Del resto, proprio il digitale ha cambiato il mondo: l’utente ha scoperto le fonti primarie. Noi lo abbiamo compreso sin da subito e siamo stati la prima agenzia ad avere un notiziario gratuito in formato digitale. Questo nostro pionierismo spiega perché abbiamo aderito al progetto Showcase, accettando la sfida di realizzare prodotti di qualità, anche per utenti smart e veloci».

Federico Luperi ci ha parlato di una vera e propria sfida. Entrare nel carosello di Showcase significa accettare il fatto di essere in qualche modo legati a una scelta dell’utente. «Questa – ribadisce Luperi – è parte integrante della sfida: abbiamo una grande responsabilità nella scelta dei linguaggi e delle immagini. L’esperienza da smartphone è velocissima: per questo il packaging di presentazione di una notizia ora diventa importante quanto la notizia in sé. Noi dovremo essere bravi a conquistare l’occhio e la testa del lettore».

Google News Showcase permette all’editore di scegliere tra una serie in verità non molto ampia di format. Ma ogni produttore di contenuto avrà comunque una propria cifra stilistica che si declina nella scelta delle immagini, nell’individuazione dei titoli giusti e delle notizie più adatte da proporre al pubblico. Adnkronos, però, non percepisce che questo insieme di elementi possa diventare, alla lunga, una sorta di delega della strategia editoriale in capo a Google.

«Siamo convinti, al contrario – conclude Luperi –, di poter portare l’impronta di Adnkronos anche in Showcase. Percepiamo questo strumento come l’ennesima evoluzione del mezzo di comunicazione: abbiamo imparato ad adattarci al comportamento di un utente che, su Facebook ad esempio, tiene d’occhio l’informazione giornalistica, ma anche quella familiare all’interno di uno stesso feed. Showcase è sicuramente una sfida diversa tecnicamente, ma filosoficamente è solo un’altra declinazione di un banco di prova che abbiamo già accettato da tempo. Faremo la differenza con la nostra capacità di individuare una gerarchia per le notizie, con la nostra selezione e con quello che facciamo da sempre: portare davanti al lettore i fatti».

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