Il Vaticano ha ammesso di essere stato sopraffatto dalle denunce di abusi da parte del clero

20/12/2019 di Redazione

Sono mille in un anno. È il drammatico bilancio che l’Ufficio della Sezione Disciplinare nella Congregazione per la dottrina della fede in Vaticano ha fatto di questi ultimi 365 giorni. Si tratta del numero delle denunce di abusi sessuali commessi da esponenti del clero. A segnalare questi casi sono persone comuni, provenienti dai quattro angoli del pianeta. Anche da Paesi che mai prima di questo momento avevano avanzato alcuna richiesta allo Stato Vaticano per quanto riguarda gli abusi nella Chiesa.

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Abusi nella Chiesa, il Vaticano si dice «sopraffatto»

Il velo che Papa Francesco sta facendo cadere sul tema inizia a permetterci di comprendere a fondo la portata del fenomeno. John Joseph Kennedy, a capo dell’ufficio preposto per la ricezione di queste denunce, ha ammesso all’Associated Press di essere davvero sopraffatto dalla mole di questi documenti.

«Stiamo effettivamente assistendo a uno tsunami di casi, al momento, in particolare da Paesi di cui non abbiamo mai sentito parlare prima – poi ammette -. Suppongo che se non fossi un sacerdote e sentissi di un bambino maltrattato, smetterei di frequentare la chiesa e smetterei di andare a messa». Insomma, nelle mura leonine il sentimento delle persone che stanno gestendo queste denunce sembra essere molto simile a quello della gente comune.

Non sembra esserci più spazio per il silenzio e per le omissioni. Il lavoro dell’ufficio si annuncia lungo e laborioso: «Il personale dovrebbe lavorare sette giorni a settimana per evadere tutte le pratiche. I casi si sono quadruplicati rispetto a un decennio fa» – ha concluso Kennedy.

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