“A morte gli adulteri!”: il terribile video di una lapidazione in Pakistan
27/01/2011 di Tommaso Caldarelli
Immagini crude e veritiere della giustizia rituale islamica: “Chi si oppone al Corano è contro il Profeta”.
“Chiunque sappia qualcosa dell’Islam sa che la lapidazione è nel Corano, e che è legge islamica. Ci sono persone che la chiamano inumana – ma facendolo insultano il profeta. Vogliono portare un diverso modo di pensare in questo paese”: ecco come il boia pakistano che ha giustiziato una coppia di adulteri mediante la lapidazione parla del suo lavoro. Permesso. Accettato. Promosso. Perfettamente legale. E chiunque si opponga insulta il Corano, il profeta e la religione.
IN PAKISTAN – La tv americana Abc ha lo sconvolgente video della lapidazione di una coppia pakistana, accusata di adulterio. Il Daily Mail, in Inghilterra, rilancia foto e contenuti del video.
Solo 19 gli anni per Siddqa, seppellita da pietre lanciate dai suoi compaesani.
Due mullah leggono la sentenza prima che la folla inizi a tirare pietre alla testa e al corpo mentre lei cerca disperatamente di liberarsi.
Com’è noto, infatti, le donne che vengono condannate alla lapidazione vengono interrate e sommerse di rocce. Ma la ragazza non muore.
Un combattente talebano le si avvicina e le spara tre colpi in testa. Il ragazzo accusato di esserne amante, Khayyam, è portato marciando davanti alla folla con le mani legate sulla schiena. Bendato e fatto inginocchiare mentre si cercava di proteggersi dalle pietre, viene sommerso da un assalto di rocce, prima di cadere, in silenzio.
La sentenza è stata eseguita nel distretto di Kunduz, lo scorso agosto.