La bufala delle antenne 5G nei tombini delle nostre città
Una foto è diventata virale su Facebook, ma non c'entra nulla con l'installazione del 5G
15/06/2021 di Gianmichele Laino
Continua il pregiudizio tutto italico sul 5G, chiaramente esasperato ancor di più da una sorta di teoria del complotto che riemerge prepotente ogni volta che una fotografia di oggetti sconosciuti ai più emerge sui social network. Questa volta, Bufale.net segnala una immagine – molto condivisa e commentata – di uno strumento tecnico fuori da un tombino, durante alcuni interventi di manutenzione. Secondo chi propone lo scatto, si tratterebbe di un’antenna 5G nei tombini che, in questo modo, essendo nascosta sotto terra, non sarebbe evidente al grande pubblico, che così potrebbe continuare a vivere nella sua condizione di tranquillità dettata dal vecchio adagio occhio non vede, cuore non duole.
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5G nei tombini, la bufala su Facebook
Tra l’altro, nel post si fa un riferimento specifico sia all’area della presunta installazione del 5G nei tombini, sia all’azienda che si sterebbe occupando di realizzare questa tipologia di impianti. Si tratta, chiaramente, di una situazione assolutamente non corrispondente al vero, dal momento che le antenne 5G beneficiano di tutte le autorizzazioni necessarie per poter essere installate in maniera visibile, anche perché non c’è alcuna prova del fatto che le onde del 5G possano essere nocive per la salute dell’essere umano. Proprio per questo motivo, oltre 5mila concessioni in Italia hanno ottenuto il via libera – anche delle opportune commissioni ambientali – per l’installazione nell’anno 2021.
La confusione su questo tema è stata alimentata dalle diverse ordinanze dei sindaci italiani che, nei mesi scorsi, hanno impedito l’installazione delle antenne 5G sul territorio dei propri comuni. Entro il 2022, in ogni caso, il passaggio al 5G dovrebbe essere completo e il più possibile diffuso, in modo tale da adeguarsi alle nuove esigenze tecnologiche. Ma, purtroppo, sul tema c’è ancora tanto scetticismo: si è venuta a costruire una vera e propria letteratura sui vaccini e il 5G – totalmente basata su bufale – e si continuano ad aggiungere capitoli incresciosi alla vicenda (si veda la pubblicazione su Facebook della fotografia di cui vi abbiamo parlato).