Colao e la sfida del 5G in Italia: «Entro il 2026 tra i Paesi meglio serviti»

La riflessione del ministro dell'Innovazione e della Transizione Digitale

10/11/2021 di Redazione

La prima volta dell’intervento, attraverso un finanziamento pubblico, nel mercato mobile. Per questo la sfida del 5G in Italia è davvero ambiziosa, considerando anche il peso specifico delle risorse messe a disposizione per il Paese: stiamo parlando di 2 miliardi di euro per incentivare l’Italia al passaggio alla rete ultraveloce. Il ministro dell’Innovazione e della Transizione Digitale Vittorio Colao è ben consapevole di questa sfida, ma non per questo si tira indietro: annuncia la pubblicazione delle gare in pochissimi giorni e, di conseguenza, il controllo dell’Unione Europea sulla loro regolarità. Poi, si passa alla valutazione delle tempistiche e di un orizzonte, quello del 2026, che sembra credibile per dotare tutto il Paese di una copertura avanzata sul 5G.

LEGGI ANCHE > A Torino è andato in scena il primo concerto «in 5G» | VIDEO

5G in Italia, le parole di Vittorio Colao

Intervenuto nel corso della presentazione di una ricerca dell’Osservatorio 5g & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano, il ministro Vittorio Colao ha parlato dell’importanza della tecnologia e delle tempistiche previste per il nostro Paese: «L’orizzonte per la pubblicazione delle gare è breve. Ma “breve” lo quantifico in termini di giorni. Probabilmente anche in questo fine settimana. Sarà la cornice della consultazione all’interno della quale intendiamo intervenire». Il passaggio successivo, previsto sempre dal ministro, resta quello della risposta da parte dell’Unione Europea: bisognerà appurare, proprio per la novità del finanziamento, che non ci siano misure considerati “aiuti di Stato” per le imprese private che si occupano di tecnologia mobile.

Le gare dovranno essere assegnate entro il 2022, con un timing decisamente serrato, possibilmente entro il mese di giugno. Dopodiché, l’orizzonte è quello del 2026: «Entro il 2026 – ha detto Colao – l’Italia dovrà essere tra paesi più cablati d’Europa e meglio serviti da 5G». Il tutto, ovviamente, senza digital divide: la priorità sarà quella di collegare i posti più isolati e meno prossimi ai conglomerati urbani più importanti.

Foto IPP/Matteo Rossetti – Cernobbio

Share this article