Cos’è 3-I Spa che svilupperà software per le amministrazioni centrali

Si tratta di un obiettivo del Pnrr che viene raggiunto: ieri la presentazione della società di INPS, INAIL e ISTAT

13/12/2022 di Redazione

È stato considerato un passaggio ulteriore verso la sovranità digitale. Stiamo parlando della costituzione della società 3-I Spa, una delle pietre miliari che sono state previste per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. Si tratta di una società che ha la seguente distribuzione delle quote azionarie: il 49% in capo all’Inps, il 30% all’Inail e il 21% all’Istat. L’obiettivo di questa società, in base all’intento originario, è quello di sviluppare software per la pubblica amministrazione, occupandosi anche della loro manutenzione e del loro aggiornamento. Insomma, una software house che è al 100% pubblica e che dovrebbe rappresentare lo spirito di quell’autarchia digitale a cui il nostro Paese – come altri all’interno dell’Unione Europea – ambisce, anche per quanto riguarda il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione.

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3-I Spa, la nuova software house 100% italiana

La presidenza del Consiglio e il ministero del Lavoro manterranno un certo controllo della società, soprattutto per quanto riguarda gli affidamenti per importi maggiori a 500mila euro, la costituzione di nuove società o la partecipazione in altre società, la nomina delle cariche apicali all’interno della società per azioni. L’obiettivo è quello di creare una linea diretta tra la pubblica amministrazione e questa stessa società per la creazione dei software di Stato.

«Oggi portiamo a compimento, nei tempi previsti, un importante obiettivo del Pnrr – ha detto il sottosegretario con delega all’Innovazione Alessio Butti -. Creiamo un polo di riferimento per le Pubbliche amministrazioni centrali, oltre che un centro di eccellenza nel panorama dei fornitori dei servizi digitali per gli enti e tutto il settore pubblico. Grazie alle economie di scala consentirà un’ottimizzazione degli investimenti e dei processi amministrativi, e allo stesso tempo permetterà una governance pubblica diretta, efficace e stabile dei sistemi e delle strategie Ict al servizio delle PA centrali, in linea con il principio di sovranità digitale italiana ed europea». Le basi per il raggiungimento di questo obiettivo, in ogni caso, erano state poste già nel mese di aprile 2022, quando il ministero della Transizione digitale era guidato da Vittorio Colao.

Le applicazioni che supportano le azioni delle pubbliche amministrazioni saranno, dunque, realizzate all’interno di 3-I Spa, che diventa così il nuovo polo di riferimento per lo sviluppo tecnologico e digitale della PA.

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