Fabri Fibra condannato: dovrà risarcire Valerio Scanu

Fabri Fibra contro Valerio Scanu: condannato per A me di te

Almeno ventimila euro. Tanto costano a Fabri Fibra le rime riferite a Valerio Scanu in A me di te, canzone del 2013 contenuta nell’album Guerra e Pace. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Milano appena divenuta definitiva, essendo decorsi i termini per l’ impugnazione. Lo scontro a colpi di carte bollate vede così ‘festeggiare’ il vincitore di Sanremo 2010: il rapper di Senigallia è stato condannato a pagare una multa e ha dovuto versare un anticipo di risarcimento – una provvisionale – di appunto 20mila euro circa. Per i giudici le allusioni alla sessualità di Scanu contenute nel testo della canzone ne offendono la reputazione.

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A nulla è servita l’arringa dell’avvocato Antonella Rizzi, legale di Fabri Fibra all’anagrafe Fabrizio Tarducci, scrive Repubblica Milano, che:

nel corso del processo ha sostenuto che un linguaggio esplicito e il ricorso a immagini forti sono elementi essenziali del rap, e che contribuiscono addirittura a determinarne il messaggio e la cifra artistica

Non è la prima volta che il rapper viene portato in tribunale: già Laura Chiatti decise di ricorrere alle vie legali per le rime di Vip in trip e Fibra fu costretto a modificarne il testo. I legali di Scanu hanno così commentato la sentenza:

«Le espressioni utilizzate dal cantante Fabri Fibra sono diffamatorie in maniera oggettiva, come ha stabilito il giudice. Ed è la prima sentenza in Italia che vede la condanna per diffamazione di un cantante di musica rap. La musica è libertà, ma insultare squallidamente una persona non è musica e non è arte. Ognuno è libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, non di offendere e diffamare una persona»

Ma di cosa parliamo? Di quali rime? Questa è la canzone, a voi la sentenza:

Photocredit copertina ANSA

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