Fabri Fibra: «Il rap di Fedez e J-Ax è innocuo»

Non è un vero e proprio dissing. Fabri Fibra, all’anagrafe Fabrizio Tarducci, sta per compiere 40 anni e dieci ne sono passati da Tradimento, il suo album più venduto, quello di Applausi per Fibra, Mal di stomaco e anche Cuore di latta in cui scrive e canta il delitto di Novi Ligure di Erika e Omar. Insomma, è cresciuto, i toni sono misurati, non c’è rancore. Eppure, nell’intervista di Andrea Laffranchi sul Corriere della Sera di oggi, qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie, e si rivolge ai colleghi. Come storia del genere impone: «Fedez? Dopo il mio rap aggressivo ci voleva qualcosa di innocuo. Comunque l’hip hop italiano è quasi sempre stato innocuo. Vedi J-Ax è partito con la pubblicità della Fiat Uno ed è finito col Cornetto».

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Il rapper di Senigallia torna a parlare a ridosso dell’inizio del tour che appunto celebra uno dei suoi lavori più riusciti. Spiega così la scelta di ripubblicarlo:

«Tiravo fuori un malessere di provincia, la separazione dei miei, l’essere fuori dai giochi…Non era un atteggiamento finto. Avevo sviluppato una cattiveria per affrontare i problemi della vita. L’ho pagata cara. Negli hotel a 4 stelle mi guardavano strano, come se non me lo meritassi. […] Ho anticipato l’hating esploso nei social»

E dopo un accenno alla politica («Renzi? Lui twitta…Ma i problemi dell’Italia non sono quelli di cui si occupano i politici») riscopriamo il Fabri Fibra normale raccontato qualche anno fa da Pif in una puntata de Il Testimone. Con i primi guadagni investiti secondo voi cosa ha comprato?

«Andai in banca a chiedere un mutuo. La direttrice era sorpresa che fossi educato. Le dissi che anche lei in ufficio doveva essere più dura che a casa»

Photocredit copertina Getty Images

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