Come si diventa un jihadista dell’ISIS

21/01/2016 di Redazione

ISIS jihadisti

un processo in Germania a un jihadista dell’ISIS evidenzia quale percorso porti molti europei di religione islamica ad associarsi al terrorismo islamico. Nils D., come molti degli attentatori di Parigi,era un piccolo criminale nullafacente, dipendente dalle droghe, che ha trovato nel radicalismo prima e poi nel jihadismo la via per uscire dalla marginalità e insignificanza della sua vita.

JIHADISTI E ISIS

Il successo dell’ISIS è stato favorito dal costante afflusso di jihadisti arrivati dall’Europa per combattere per il sedicente califfato islamico proclamato da al-Baghdadi. Dal 2013 a oggi diverse migliaia di europei, in stragrande maggioranza figli di seconda generazione di immigrati dai Paesi arabi, si sono recati in Siria e in Iraq per affiliarsi all’ISIS: sono i cosiddetti foreign fighters. Come racconta Spiegel Online, il processo a Nils D., accusato dalla magistratura tedesca di militanza in un’organizzazione terroristica, mostra il percorso che conduce migliaia di ragazzi a diventare jihadisti. Nils D., ora 25enne, ha avuto una vita ricca di problemi. Quando suo padre ha abbandonato la famiglia durante la sua adolescenza, il giovane tedesco di origini straniere si è abbandonato a un’esistenza senza regole. Un figlio fatto a 14 anni di cui non si è mai curato, sveglie quotidiane a mezzogiorno, pomeriggi e sere passate in alcuni bar a fumare marijuana e a bere alcol. Una vita fatta di piccoli furti, costanti periodi in carcere, e stage o piccoli lavori neri per cercare svogliatamente un reinserimento sociale mai riuscito.

CALIFFATTO ISIS

Nils D. è diventato un foreign fighter grazie a suo cugino, Philip B. Fino a 21 il giovane di Dinslaker viveva una esistenza marginale da nullafacente, riempita dagli insegnamenti del Corano consigliati dal cugino. Prima la lettura del testo sacro, poi la frequentazione di altri salafiti hanno spunto Nils D. a cambiare vita. Il giovane ha smesso di assumere droga e bere alcol, e si è sempre più radicalizzato, fino a convincerci ad andare in Siria per combattere la jihad. Nell’autunno del 2013 è partito per associarsi ai gruppi di combattenti sponsorizzati dagli ambenti salafiti che frequentava. Il viaggio verso la Siria è stato finanziato grazie alla vendita di una dozzina di cellulari sul mercato nero che Nils D. aveva acquistato tramite i contratti di abbonamento. Affiliatosi ai gruppi dell’ISIS, il tedesco jihadista ha vissuto molti mesi ricchi di durezze e sofferenze, che l’hanno spinto ad abbandonare il sedicente califfato. Ora rischia di diversi anni di prigione, una prospettiva però più rassicurante rispetto all’inferno vissuto in Siria.

Photo credit: JM LOPEZ/AFP/Getty Images

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