Filippo Facci contro Fabrizio D’Esposito

Dopo la frase attribuita a Silvio Berlusconi sulla figlia Barbara (che sarebbe “stronza” quanto lui, secondo quanto raccontato dal Fatto), Fabrizio D’Esposito, autore dell’articolo sul quotidiano (ma anche della clamorosa bufala sulle intercettazioni di Carfagna, Gelmini e Silvio) finisce nel mirino di Filippo Facci su Libero:

Io me lo ricordo, D’Esposito: una volta scrisse anche di me e mi intervistò pure, anche se nel suo articolo poi non riconobbi una parola di quello che avevo detto. Lui, ai tempi, lavorava al Riformista: si diceva dalemiano e stravedeva per Antonio Polito, suo direttore. In precedenza l’avevo conosciuto al Foglio, dove faceva tipo lo stagista nonostante l’età matura: schiscio e umilissimo, si sbellicava per le battute fatte dai superiori di grado – cioè tutti – e alle cene si scofanava di cibo, ricordo questo. Simpatico. A Giuliano Ferrara non piaceva molto: «È napoletano», diceva in senso spregiativo. Poco male. Dopo Ferrara e Polito, ora D’Esposito stravede per Marco Travaglio, invitato alle sue nozze insieme al governatore Stefano Caldoro: un craxiano – pardon, berlusconiano – di vecchia data.

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