L’arroganza del capogruppo FdI in commissione sanità dopo aver confuso la Ru486 con la pillola del giorno dopo

Categorie: Attualità

Pillola abortiva e Ru486 non sono la stessa cosa e qualcuno dovrebbe insegnarlo al capogruppo FdI in commissione sanità

Sembra incredibile, ma accade anche questo. Francesco Zaffini, capogruppo in commissione sanità e membro di Fratelli d’Italia, ha confuso la Ru486 (pillola abortiva) con la pillola del giorno dopo, presa il giorno dopo il rapporto a rischio per evitare il concepimento. La prima si prende entro la settima settimana dall’inizio della gestazione e serve per abortire, l’altra impedisce che il concepimento avvenga e va presa entro 72 o 120 ore a seconda del farmaco. Nel surreale dialogo gli viene fatto notare che sta commettendo un errore e non solo non si scusa, ma arriva ad attaccare Tommaso Bori, consigliere regionale Dem e medico,  presente anche lui nel dibattito in videochat sul giornale online Umbria 24.



LEGGI ANCHE >>> Michela Murgia mette in crisi la governatrice dell’Umbria Tesei sul ricovero di tre giorni per la pillola abortiva

Francesco Zaffini scambia la pillola del giorno dopo con la pillola abortiva, dicendo che era una battuta


Un capogruppo in commissione sanità dovrebbe sapere la differenza tra la pillola abortiva e la pillola del giorno dopo, come fa prontamente notare Tommaso Bori. Zaffini tenta di salvarsi in calcio d’angolo, dicendo che la Ru486 verrebbe usata come metodo contraccettivo – il che è impossibile, considerato che quando la si usa il concepimento è già avvenuto -. Tommaso Bori interviene per farglielo notare: «Sono due cose diverse. Stare in commissione sanità e soprattutto fare il capogruppo vuol dire anche conoscere le cose e studiare. queste sono cose gravi che bisogna conoscere». Cosa farebbe una persona sensata? Riconoscerebbe l’errore. Zaffini invece va avanti.



L’arroganza si Zaffini di Fratelli d’Italia, che sbaglia e non lo riconosce

«Quando tu conoscerai la metà in sanità la metà delle cose che conosco io potrai brindare». Mentre Zaffini continua a parlare e ad attaccare Bori, il giovane fa presente di essere anche un medico. «Ha appena detto che la Ru486 è la pillola del giorno dopo», ribadisce Bori, e Zaffini conclude dicendo che la sua era una battuta. L’arroganza nell’atteggiamento di Zaffini è palese ed è doverosa una riflessione. La commissione sanità – come tutte le altre – svolge «funzioni legislative, conoscitive, di indirizzo e di controllo». In mano a chi viene messo il potere di discussione e decisionale su ciò che è meglio per la salute dei cittadini e, in questo caso, delle donne?