È stato per anni una delle social star italiane. Poi, per sua scelta, aveva deciso di dire stop alla pubblicazione di contenuti su Youtube – la piattaforma che lo ha reso celebre al popolo del web – quasi due anni fa. “Youtubo anche io“, questo il nome con cui era famoso (ma il suo nome all’anagrafe è Omar Palermo) è riuscito nell’impresa di far scomparire il suo nome dalla rete, nonostante i suoi video (con il canale attivo su Youtube) siano ancora tra i più condivisi online. Da qualche giorno circolano notizie sulle sue condizioni di salute e questa mattina un altro youtuber ha annunciato la notizia della sua morte dopo il peggioramento del suo stato di salute.
Giornalettismo ha contattato direttamente l’agenzia funebre Castiglione-Principalli di Corigliano-Rossano, il paese d’origine dello youtuber calabrese. Il titolare dell’agenzia ci ha inviato il suo necrologio, chiedendoci – tra le altre cose – di aiutarli a diffondere la notizia della conferma del decesso, visto che tantissime persone stanno chiamando in sede per chiedere informazioni su Omar Palermo. I funerali si svolgeranno domani, 20 agosto nella chiesa di San Bartolomeo a Rossano. Lo youtuber si è spento nella casa di cura Tirrenia Hospital, dove era ricoverato.
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Ecco cosa sapevamo fino a pochi minuti fa. A condividere la notizia della morte di “Youtube Anche io” è stato – sempre su Youtube – Giorgio Sciacca. Lo youtuber negli ultimi giorni ha condiviso alcuni contenuti in cui mostra i suoi tentativi per cercare di trovare Omar Palermo. Secondo il suo racconto, il padre del 42enne calabrese gli avrebbe spiegato che il figlio è ricoverato da tempo dopo una brutta caduta che risale al gennaio di quest’anno. Per via della sua mole – i contenuti pubblicati sulla piattaforma erano, spesso e volentieri, “sfide” mangerecce a cui si sottoponeva – il recupero non è mai stato completo.
Sciacca, questa mattina, ha raccontato di aver ricevuto la ferale notizia: Youtubo anche io è morto. Lo racconta in un altro video pubblicato sul suo canale Youtube e la notizia ha subito attirato l’attenzione della rete che per anni si era affezionata ai filmati confezionati e pubblicati da Omar Palermo. Di conferme ufficiali, al momento, ve ne sono davvero poche se non qualche altra testimonianza social ripresa anche dal quotidiano L’Eco dello Jonio.
(foto di copertina: da video Youtube)