Perché la Russia ha minacciato il blocco di Wikipedia nel Paese

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Tutta "colpa" di una voce nell'enciclopedia online in cui si fa riferimento alla guerra in Ucraine e al numero delle vittime (tra militari e civili)

Un articolo, pubblicato sulla nota «enciclopedia online a contenuto libero, collaborativa, multilingue e gratuita», in cui si racconta nel dettaglio tutti gli accadimenti – giorno per giorno, con aggiornamenti costanti e continui – la storia della «Invasione russa dell’Ucraina del 2022». Per questo motivo Wikipedia rischia il blocco in Russia, come annunciato ai redattori russofono del portale dal Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa.



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I motivi sono vari. Sull’enciclopedia collaborativa online, infatti, fin dal 24 febbraio (giorno in cui sono iniziate le prime esplosioni e i carri armati – su ordine del Cremlino – sono entrati in Ucraina) ha deciso di dedicare una lunga pagina con aggiornamenti quotidiani sulla situazione del conflitto. Una mossa che non è piaciuta alla Russia perché, secondo l’Agenzia federale che si occupa del monitoraggio dei media e dei sistemi di comunicazione, al suo interno si «elencano le cifre delle vittime dei soldati russi e si descrive come vengono uccisi civili/bambini ucraini».



Come spiega Aric Toler, ricercatore di Bellingcat, la minaccia è quella di un blocco di Wikipedia nel Paese. Tutto perché vengono riportati i dati dei civili e dei militari morti o feriti in questa prima settimana di conflitto armato.

Wikipedia Russia, il Cremlino minaccia il blocco nel Paese

Strumenti di propaganda? Perché fin dall’inizio, Russia e Ucraina hanno comunicato numeri differenti per quel che riguarda le perdite umane e militari. Cifre distantissime tra di loro che sono state riportate dalla pagina Wikipedia Russia dedicata al conflitto. E nel documento inviato dal Roskomnadzor all’enciclopedia online, si fa riferimento proprio a quei dati (nell’articolo in questione sono citati anche i numeri diffusi pubblicamente dalle Nazioni Unite). E la conferma di questa presa di posizione dell’Autorità che fa riferimento al Cremlino arriva anche da Vice che ha contattato un editor russo di Wikipedia che ha confermato la minaccia di blocco.