C’è un quarto incomodo nella guerra dello streaming: pronta fusione Discovery-Warner

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L'azienda At&t, dopo l'acquisto di Warner, è pronta a mettere le mani su Discovery

Netflix, Amazon Prime e ancora Disney+. Ma potrebbe non essere finita qui. Il mondo delle piattaforme di streaming potrebbe arricchirsi presto di un nuovo, potente competitor. Per configurare l’ipotesi sempre più solida che il nuovo zapping non sarà più tra i canali della televisione, ma tra le piattaforme di streaming che – oltre alle produzioni cinematografiche – si stanno già attrezzando per trasmettere i diritti di grandissimi eventi live (si pensi ad Amazon con la prossima Champions League e i prossimi mondiali di calcio in Qatar). Warner-Discovery potrebbe essere il prossimo binomio – a partire da una fusione aziendale – per garantire un’altra alternativa al consumatore.



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Warner-Discovery, cosa bolle in pentola

Bloomberg ha dato il via al balletto delle indiscrezioni che sta facendo letteralmente impazzire i siti di economia americani. La società At&t, American Telephone and Telegraph Incorporated, ha da poco acquistato il gruppo Warner ed è pronta a mettere le mani anche sui canali di Discovery. Va da sé, quindi, che una potenza di fuoco di questo tipo potrà essere sfruttata per unire i due brand storici della produzione (dal cinema, agli eventi televisivi, passando per la documentaristica) e avviare un nuovo progetto che possa inserirsi nello stesso filone su cui si stanno confrontando al momento Netflix, Amazon Prime e Disney+.



La potenza di fuoco di At&t

Una operazione complessiva che, almeno ai nastri di partenza, si poggia su una base di 100 miliardi di dollari (tanto è il valore derivante dall’acquisto da parte di At&t di Warner e di quello ormai prossimo di Discovery) e che può contare su altri marchi storici che coprono tutto il campo dei media, compreso quello dell’informazione di qualità. Nell’orbita di At&t, infatti, navigano Hbo, Hbo Max, Cnn, Cartoon network, Tnt. 

È il momento della svolta per una delle compagnie di telecomunicazioni degli Stati Uniti che, al momento, era rimasta ancorata ancora al vecchio sistema. Una novità che seguirà, probabilmente, il solco di quanto fatto a suo tempo con Apple: la compagnia decise di investire in maniera molto concreta nel mercato degli iPhone, permettendo – unica società all’inizio – di far funzionare il sistema innovativo dello smartphone della casa di Cupertino. Da lì, qualche colpo era andato a vuoto. Ora, è tempo di tuffarsi nello streaming.