Walter Ricciardi: «Sbagliata la gestione dei test in Veneto. Sovrastimata la positività»

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Le parole del consigliere del ministro Speranza sull'emergenza coronavirus

Da ieri è stato deciso di effettuare i test solamente su persone che palesino evidenti sintomi compatibili con la possibilità di contagio da Coronavirus. Nei giorni scorsi, invece, c’è stato un ricorso spropositato a questi tamponi, generando nella popolazione una percezione di emergenza maggiore di quella che è realmente. Le parole di Walter Ricciardi, membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, critica l’atteggiamento avuto da una determinata Regione.



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«Chi ha dato l’indicazione di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomatici, ha sbagliato. La strategia del Veneto non è stata corretta perché ha derogato all’evidenza scientifica – ha ammonito Walter Ricciardi nella sua intervista a Il Corriere della Sera -. Le linee guida dell’OMS, riprese dall’ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio, non sono state applicate. Prevedevano che fossero fatti i test solo su soggetti sintomatici in presenza di due caratteristiche: il contatto con malati di Covid-19 accertati e la provenienza da zone di focolai».



Walter Ricciardi sui test in Veneto

Nella sua intervista, Walter Ricciardi ha sottolineato come in tutto il mondo non ci siano (ancora) test perfetti e sicuri al cento per cento, per via della fretta con cui sono stati realizzati. Aver utilizzato così tanti tamponi, dunque, ha aumentato la possibilità di dare risultati errati, sovrastimando la possibilità. L’igienista e consigliere del ministro Speranza chiede maggiore cautela nell’utilizzo di questi strumenti, per non creare un allarme sociale incontrollabile, come quello palesato negli ultimi giorni in Italia.

I casi reali accertati dall’ISS

«I casi verificati sono circa 190, confermati dall’Istituto superiore di sanità che ha il compito di validare l’eventuale positività dei test condotti nei laboratori locali. Quindi meno dei 374 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Il risultato delle positività è stato anticipato dalle Regioni, il Veneto ma anche la Liguria, prima della risposta definitiva, e il ministero della Salute per obbligo di trasparenza si è trovato nelle condizioni di comunicare all’Organizzazione Mondiale della Sanità queste informazioni».



(foto di copertina: da Omnibus, La7)