Caso Walter Biot, l’Italia ora deve agire per contrastare anche i cyber-attacchi russi

La Russia prende di mira l'Italia in quanto parte della Nato e i suoi cyber-attacchi potrebbero far correre grandi rischi al nostro paese

02/04/2021 di Ilaria Roncone

In questi giorni emergono sempre maggiori dettagli sulla storia di Walter Biot, che è stato in contatto con i russi negli ultimi cinque mesi e che potrebbe far parte di una rete organizzata di persone orchestrare dai diplomatici russi per spiare l’Italia. Le prove contro Biot sono schiaccianti: sulla scrivania di chi indaga è arrivato un filmato di lui che, il 25 marzo 2021 – come riporta il Corriere della Sera – sta fotografando materiale top secret: «181 foto di materiale in gran parte classificato come “riservatissimo” di cui 47 file “Nato secret” classificati come “segreti”», rendono noto i pm, che lo definiscono «scaltro e pericoloso» e continuano a lavorare per capire chi altro sia invischiato in questa storia.

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Caso Walter Biot, quali rischi corre l’Italia

Le indagini che si stanno conducendo in Italia sono state definite «un ottimo lavoro» da Lawrence Korb, sottosegretario alla Difesa Usa negli anni Ottanta e esperto di geopolitica. Nell’intervista rilasciata a Repubblica Korb ha specificato che la «spia poteva fare più danni» e che adesso occorre «tenere alta la guardia». Rimanere vigili è un imperativo se si considera che Putin sta «reagendo al crescendo di sanzioni sul caso Navalnyj, alle accuse di Joe Biden che lo ha definito un assassino, alla ripresa di coesione dell’Occidente». Il nostro paese, in particolare, risulta essere importate – secondo il parere dell’esperto – perché «pilastro della Nato». E tra le frecce all’arco di Putin e della Russia ci sono, senza ombra di dubbio, i cyber-attacchi (anche) all’Italia. Tentativi di rubare i segreti italiani non solo con una rete di persone corrotte e pagate, quindi, ma anche con vere e proprie hackeraggi mirati.

C’è un concreto rischio di cyberattacchi per l’Italia

Lawrence Korb non ha dubbi rispetto al fatto che le minacce più gravi dalle quali l’Italia dovrebbe guardarsi sono i «cyber-attacchi» perché «i più insidiosi». I rischi sono tanti: paralisi dell’economia di un paese, pesanti interferenze con le attività di governo e con le libere elezioni, tutto questo grazie alle «nuove guerre non dichiarate, asimmetriche e non convenzionali». Ai cyber-attacchi, è bene ricordarlo, va aggiunto «lo spionaggio classico, condotto con i metodi di sempre».

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