Non è vero che non si può votare no sulla piattaforma Rousseau

Questa mattina, nel corso della trasmissione L’Aria che Tira su La7, si è assistito a un episodio particolarmente interessante in merito alla votazione sulla piattaforma Rousseau. L’ex senatore Giorgio Pizzol, iscritto al Movimento 5 Stelle, ha provato a votare no all’accordo di governo tra Partito Democratico e pentastellati. Tuttavia, la schermata che gli compariva non gli permetteva, almeno in apparenza, di esprimere la sua preferenza. La conclusione – anche di alcuni ospiti in studio come Vittorio Sgarbi – è stata che Rousseau non avrebbe fatto votare no, impedendo questa opzione agli iscritti.

Votare no sulla piattaforma Rousseau, le difficoltà di Giorgio Pizzol

Tuttavia, la schermata che compare sul monitor del pc di Giorgio Pizzol è identica a quella comparsa sul monitor del pc del debunker David Puente che, per curiosità giornalistica, aveva provato a verificare se Rousseau, nella giornata di oggi, avesse permesso di ripetere nuovamente l’operazione di voto. David Puente ha affermato che questa operazione-bis non è stata possibile:

Giornalettismo è stato contattato da un iscritto alla piattaforma Rousseau che ha votato regolarmente no questa mattina. Successivamente ha provato ad accedere nuovamente alla piattaforma, ma ha ottenuto come risposta soltanto questa interfaccia:

votazione Rousseau

Rousseau, in questo caso, impedisce proprio di accedere al quesito, ricordando all’utente che la votazione è in corso ma che lui ha già espresso una preferenza. Inoltre, anche accedendo al quesito direttamente dalla mail che annuncia la votazione, si arriva a questa schermata:

votazioen Rousseau

Risulta impossibile votare ancora una volta e, in più, compare il messaggio in fondo alla pagina con la dicitura: «Hai votato! Ti ringraziamo per aver preso parte a questa votazione».

Non sappiamo cosa sia successo all’ex senatore Giorgio Pizzol, probabile che la sua sessione sia scaduta e che, per questo motivo, il sistema abbia rimbalzato la sua richiesta con un relativo messaggio d’errore. Tuttavia, l’assunto in base al quale sarebbe impossibile (o più difficile) votare no sulla piattaforma Rousseau non regge. Per dimostrarlo, l’ex senatore avrebbe dovuto fare esattamente quello che gli aveva consigliato Myrta Merlino, ovvero provare a votare sì. In quel caso, il messaggio d’errore restituito dal sistema sarebbe stato esattamente lo stesso.

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